Linea dura con i rom: a Rho sgomberati tre campi

Maxi-operazione dei carabinieri: identificati tutti gli zingari

L'aveva promesso alla città e a poche settimane dal suo insediamento, il nuovo sindaco di centrodestra di Rho, Roberto Zucchetti ha mantenuto. Con una vasta operazione ha fatto sloggiare dalla città, che ospita la Fiera, numerosi gruppi di zingari e clandestini, tollerati dalla precedente amministrazione, che si erano stanziati illegalmente in diverse zone del territorio. Venerdì mattina all'alba è entrata in azione una task force composta dagli uomini della polizia locale e dai carabinieri.
Il primo insediamento abusivo visitato è stato quello dell'ex fabbrica Muggiani, a quattro passi dalla stazione ferroviaria. Gli stranieri dormivano ancora e sono rimasti sorpresi dal blitz che non s'aspettavano. Portati in caserma per l'identificazione e la registrazione, anche a loro è toccato salire su un treno per il definitivo allontanamento dalla città. Nel frattempo nell'ex area dismessa sono arrivate le ruspe che hanno lavorato per smantellare le baracche abusive. Poche ore dopo il piccolo esercito si è spostato nell'area di via Moscova, dietro la Mtm. Anche qui sino a venerdì sorgeva un campo abusivo con diverse roulotte prive di immatricolazione, insieme alle baracche. C'erano in tutto una ventina di persone che vivevano in una condizione di estremo degrado, fra cui alcuni bambini che non avevano mai messo piede in una scuola. Allontanarli non è stato facile e la tensione si è tagliata a fette, visto che gli zingari, alcuni dei quali in possesso di regolare permesso di soggiorno, non avevano proprio alcuna intenzione di allontanarsi da quell'accampamento divenuto nei fatti la loro illegale ultima residenza, dopo essere stati ospitati a Milano e per un certo tempo tollerati a Pero. Roulotte portate via, baracche abbattute e «figli del vento» costretti a lasciare l'area, dopo un inutile braccio di ferro con le forze dell'ordine.
La terza operazione della giornata è andata in scena in corso Europa, nei pressi di un vivaio, dove protetto da un boschetto era sorto un accampamento di romeni difficile da individuare passando dalla strada.

Anche per loro il trattamento è stato lo stesso: sono arrivate le ruspe che hanno demolito la baraccopoli e dopo l'identificazione dei clandestini l'accompagnamento alla stazione ferroviaria per un viaggio senza fermate intermedie verso nuove destinazioni, sulla scia aperta qualche giorno fa dal comune di Legnano. Le ruspe sono comunque rimaste al lavoro per creare fossati nelle zone «a rischio». Gli zingari potrebbero già fare ritorno a Rho nei prossimi giorni, vista la ragnatela di parenti e amici presente in città.

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