Lissone si risveglia senza tombini: rubati

Mezzo quintale per ognuno dei cinquantasette tombini rubati durante la notte a Lissone. Ladri di tombini scatenati. Il numero sale se si contano anche i tre spariti nella frazione Bareggia di Macherio e gli altri cinque nella vicina Biassono. Un’emergenza che ha costretti gli agenti della polizia locale agli straordinari. «Ogni volta – sbotta il sindaco leghista Ambrogio Fossati – il copione è sempre lo stesso. Telefonano in Comune cittadini allarmati, perché nella loro via è rimasto un buco e il rischio serio è che qualcuno, magari un bambino, possa precipitare nella fognatura. Oppure, il pericolo è che ci siano incidenti perché auto e moto ci finiscono dentro». I carabinieri hanno iniziato una caccia serrata per acciuffare quelli che si sogno guadagnati sul campo il diritto al titolo «topi dei tombini». Sono stati rinforzati i turni di pattugliamento su tutte le strade. Ma non è facile sorvegliare in modo continuato, 24 ore su 24, un territorio di oltre nove chilometri quadrati con 40mila abitanti. Se la fatica ed il rischio è elevato il guadagno per i saccheggiatori di tombini non sembra in grado di farli ricchi.

In ogni caso il danno alle casse comunali è consistente: «A parte il costo dei turni maggiorati di pattugliamento e quello per transennare decine di vie – aggiunge Fossati – siamo stati costretti a fare uno stanziamento straordinario di 20mila euro per sostituire i tombini con urgenza».

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