Nei Musei Vaticani c’è un mondo. Un mondo fatto d’arte antica e contemporanea, un mondo di bellezza alla portata di tutti. I Musei Vaticani, declinati al plurale, sono un ricco complesso artistico di Città del Vaticano, il minuscolo Stato all’interno di Roma. Qui vi sono appunto musei e collezioni, ma si possono visitare anche palazzi e cappelle che - attraverso le loro statue, gli affreschi e l’intero repertorio delle opere d’arte presenti - riescono a mostrare una porzione del meglio che l’ingegno umano ha partorito in termini di creatività nel corso di millenni.
Cosa sono i Musei Vaticani
I Musei Vaticani sono le strutture museali e tutte le zone aperte al pubblico dei palazzi vaticani. Comprendono la Pinacoteca Vaticana, il Museo Pio-Clementino, il Museo missionario-etnologico, il Museo gregoriano egizio e quello etrusco, il Museo pio cristiano, il Museo gregoriano profano, il Museo storico vaticano, il Museo filatelico e numismatico, il Museo della biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Chiaromonti, più la collezione d’arte moderna, gallerie, cappelle, sale e appartamenti.
E contengono opere che vanno da Michelangelo a Raffaello, da Caravaggio a Salvador Dalì, passando per Antonio Canova, Henri Matisse, il Correggio, Leonardo da Vinci, Giovanni Bellini, Filippo Lippi, Giotto, Beato Angelico e molti altri. In altre parole, visitare i Musei Vaticani significa immergersi nello stupore di opere che riescono a emozionare nonostante il tempo che passa.
Il Gruppo del Laocoonte e l’origine dei Musei Vaticani
I Musei Vaticani sono stati costituiti in varie fasi. Fondati dal papa Giulio II nel 1506, si arricchirono mano a mano di beni culturali trovati, acquistati o commissionati a vari artisti. La prima opera d’arte contenuta dai Musei fu il cosiddetto Gruppo del Laocoonte, attribuita da Plinio il Vecchio a tre scultori della scuola rodia, ovvero Agesandro, Atenodoto e Polidoro. Il gruppo ritrae il sacerdote troiano della mitologia con i suoi figli, tutti in lotta contro i serpenti marini: si tratta di un episodio contenuto nell’Eneide. Il gruppo fu ritrovato il 14 gennaio 1506 in una vigna sul colle Oppio, luogo in cui risiedeva l’imperatore Tito, presso il quale Plinio aveva visto l’opera per la prima volta: recuperato il gruppo, il papa lo fece porre nel Giardino del Belvedere.
La struttura museale fu aperta al pubblico a partire dal 1771 su impulso del papa Clemente XIV. Il ruolo dei pontefici fu fondamentale nella costituzione della struttura, che nel tempo ha dedicato e rinominato i propri spazi anche e soprattutto in funzione dell’impegno papale nel recupero o nella commissione di alcune opere.
La Cappella Sistina
La commissione di un’opera specifica costituisce forse la storia più nota dell’intero complesso dei Musei Vaticani. Si tratta naturalmente della Cappella Sistina, che fu affrescata da Michelangelo e opere di diversi autori.
Esistente già dal XIV secolo, circa cento anni dopo diversi pontefici - tra cui Sisto IV - si occuparono di un’immensa ricostruzione e ristrutturazione. E la decorazione fu appunto affidata a vari artisti tra cui il Perugino, il Pinturicchio, Sandro Botticelli e molti altri, che concorsero a quella che è considerata una delle opere d’arte più meravigliose al mondo: pareti e soffitto costellati di immagini bibliche assolutamente uniche, suggestive, cariche di simboli.
L’aneddoto più celebre, tra storia e leggenda, riguarda però Michelangelo e la simbologia della volta che ritrae Dio e Adamo nell’atto di congiungere quasi le loro mani - ovvero la "Creazione di Adamo". Secondo una vulgata, inizialmente le dita del Creatore e del primo uomo si toccavano, ma fu chiesto da parte dei cardinali di modificare il particolare dell’affresco, in modo che le dita neppure si sfiorassero. In questo modo la falange piegata di Adamo rappresenta il libero arbitrio: Dio si tende verso l’uomo, che ha creato a sua immagine, ma l’uomo può deviare dal disegno divino per sua libera scelta.
Architettura e scultura
Dalla suggestiva scalinata a doppia spirale elicoidale di Giuseppe Momo alla volta decorata della galleria dei Candelabri, fino alle statue che costellano i corridoi del Museo Chiaromonti e la sfera di
Arnaldo Pomodoro nel Cortile della Pigna. I Musei Vaticani sono costellate di dettagli artistici che dettagli non sono: architettura e scultura, oltre affreschi e pittura, rappresentano una sorta di percorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.