Lite in famiglia, uccide il figlio a coltellate

Ha ucciso il figlio durante una banale lite casalinga , colpendolo con un grosso coltello da cucina alla schiena. La vittima, un giovane di 27 anni, nonostante fosse ferito è riuscito a scappare, ma si è accasciato sul portone di casa dove sperava nei soccorsi dei vicini.
Quando è giunta l’ambulanza per lui non c’era già nulla da fare. La tragedia familiare si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, in un appartamento di Buscate, nel Castanese, dove da alcuni anni vive un nucleo familiare di origine slovena. Munir Licina, il padre di 53 anni, era appena rientrato nell’abitazione di via Cavallotti dove ad attenderlo c’era la moglie di 46 anni, il figlio minore di 26 e la vittima, Enis ventisettenne incensurato, operaio in un industria tessile della zona. L’uomo, che aveva trascorso il pomeriggio al bar alzando il gomito, ha iniziato subito inveire contro i presenti, prendendosela in particolar modo con il figlio maggiore, accusandolo di parlar male di lui, quasi si vergognasse di quel padre che dopo una condanna per spaccio di droga aveva trascorso un lungo periodo agli arresti domiciliari.

È scoppiata una violenta lite nel corso della quale il capofamiglia ha impugnato un coltello da cucina, con una lama lunga una trentina di centimetri, colpendo il giovane un paio di volte alla schiena, sino a quando il fratello e la madre sono riusciti a disarmarlo.
A lanciare l’allarme sono stati gli stessi familiari; subito dopo sono arrivati i carabinieri di Legnano per arrestare il padre assassino, convinto di aver soltanto ferito il figlio.

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