Prima di lasciare il potere l'ultimo colpo di mano del premier socialista Josè Luis Rodriguez Zapatero è uno schiaffo alla memoria del Generalisimo. Il governo uscente vuole traslare le spoglie dell’ex dittatore Francisco Franco dal mausoleo di "Valle de los Caidos", a solo un'ora di auto da Madrid. Il Caudillo de Espana non può risposare in pace nella valle dei caduti: per i socialisti è incompatibile con il monumento dedicato alle vittime su entrambi i fronti della Guerra civile che si è consumata tra il 1936 e il 1939.
Il giurista Virgilio Zapatero, uno dei due presidenti della commissione creata dal governo Zapatero per studiare la vicenda, ha spiegato che "il monumento deve essere riservato alle vittime della guerra e Franco è l’unico a non essere morto in guerra". Non solo. La commissione ha anche proposto la costruzione di un centro per informare i visitatori sul significato del mausoleo, nel quale sono state raccolte le spoglie di 33.840 combattenti repubblicani e franchisti. Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, i resti del Caudillo dovrebbero essere consegnati alla famiglia, previo il permesso della Chiesa cattolica locale e dopo un dibattito parlamentare. La figlia di Franco ha espresso alcuni mesi fa il desiderio che "la tomba di suo padre resti dove si trova attualmente". Nei giorni scorsi la commissione presieduta anche da Pedro Gonzalez-Trevijano ha, tuttavia, fatto sapere che la volontà della figlia di Franco non è vincolante. Tutt'altro discorso per la Chiesa spagnola che, invece, deve essere sentita dal momento che le spoglie sono sepolte all'interno di una basilica.
Il mausoleo "Valle de los Caidos" è al centro di numerose critiche in quanto ultimo monumento esistente dedicato ad un leader fascista in Europa. "Bisogna dare nuovi significati alla valle dei caduti - ha detto Virgilio Zapatero - privi di connotazioni politiche e ideologiche: deve essere riservato solo ai caduti della guerra". Il Generalisimo morì per cause naturali nel 1975, dopo essere rimasto al potere per 36 anni. Fortunatamente le decisioni della commissione voluta da Zapatero potrebbero essere invalidate dalla sonora sconfitta incassata dai socialisti nelle elezioni del 20 novembre scorso, data simbolica della morte di Franco. Il Partito popolare, che alle ultime elezioni ha trionfato, non ha partecipato al dibattito sul futuro del mausoleo, ma ha sempre espresso perplessità sull’opportunità di "riaprire vecchie ferite" della storia spagnola.
La Valle de los Caidos" è stato fatto costruire da Franco, tra il 1940 ed il 1958, con il lavoro forzato di migliaia di oppositori e prigionieri politici. Alcuni di questi persero addirittura la vita. La salma del Generalisimo è conservata in un catafalco nella immensa grotta-basilica scavata nella roccia nel mausoleo, tuttora finanziato dallo stato.
Da diversi anni, ormai, l’associazione per la memoria storica continua a chiedere il trasferimento dei resti del dittatore in un altro cimitero e la trasformazione del mausoleo in "un monumento alle decine di migliaia di vittime della dittatura, molte delle quali sono state seppellite, contro il volere delle loro famiglie, nei muri del mausoleo accanto al dittatore". In realtà il colpo di mano dell'esecutivo Zapatero non fa che tornare a dividere in un momento in cui sarebbe necessario maggiore unità nazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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