L'ultima sorpresa: stangata sulla benzina

Già da oggi sui carburanti un salasso da 4,2 miliardi. La verde aumenta di 8,2 centesimi al litro, mentre il diesel di 11,2. Dal taglio delle pensioni risparmi per 3,8 miliardi. Da gennaio sanzioni penali per chi mentirà agli uffici fiscali

L'ultima sorpresa: stangata sulla benzina

Roma - Undici miliardi di maggio­re tassazione sulla casa. Quattro miliardi e 200 milioni di maggior prelievo sui carburanti. Oltre due miliardi di proventi dalla tassa stra­ordinaria sui capitali rientrati con lo scudo fiscale e dal rincaro dei bolli sui conti titoli. Tre miliardi e 800 milioni di tagli per il mancato adeguamentodellepensioniall’in­flazione. Oltre due miliardi di addi­­zionaleregionaledell’Irpef. Maan­che sgravi fiscali sull’assuzione dei giovani e donne. Come da un vaso di Pandora emergono, dalle 156 pa­gine del decretone salva Italia , ci­fre e novità d’ogni genere. Una di queste riguarda immediatamente gli automobilisti: il rincaro di benzi­na e gasolio parte immediatamen­te, e stamattina chi farà il pieno avrà probabilmente una brutta sor­presa.

Casa supertassata

I numeri della relazione tecnica al decreto confermano che il mattone pagheràtanto. Considerando l’Ici(ri­battezzata Imu) sulla prima casa, la super-Imu su seconde e terze abita­zioni, l’aumentodel60%deimoltipli­catori della rendita catastale e delle aliquote, tutto insieme porta nelle casse dello Stato 21,8 miliardi di eu­ro. Da questa cifra va sottratta la tassa­zione attuale (Ici seconda casa e Ir­pef per 9,2 miliardi complessivi) e co­sì arriviamo al prelievo di 11 miliardi. Una cifra che rappresenta un terzo della manovra intera, e la metà dell’intero capi­tolo entrate. C’è anche da consi­d­erare l’aumen­to dell’addizio­nale regionale Irpef per oltre 2 miliardi di eu­ro. Il risultato? Con tutta probabilità la pressione fiscale complessiva nel 2012 e 2013 sfonderà abbondante­menteilmurodel44%. Magra conso­lazione: la scadenza del pagamento dell’Ici sulla prima casa, fissata al 16 dicembre, potrebbe slittare. Lo ha detto, a «Porta a Porta», il vicemini­stro dell’Economia, Vittorio Grilli.

Immediato il caro-benzina
I rincari delle accise (le tasse) sui carburanti par­ton­o immedia­tamente. E co­sì, al prossimo rifornimento gli automobili­sti troveranno un aumento di 8,2 centesimi al litro di benzi­na e di 11,2 centesimi al litro di ga­solio. Secondo le associazioni dei consumatori questo significherà un aggravio di spesa di 130 euro l’anno per le auto a benzina e di 150 euro l’anno per lediesel.La secon­d­a brutta notizia arriva per chi pos­siede un’auto di grossa potenza: il superbollo, pari a 20 euro per ogni kilowatt di potenza del veicolo si applica a partire dai 185 kilowatt e non più dai 200 come nel testo origi­nale del decreto. Le auto tassate so­no circa 212 mila, e nel sito internet del Giornale trovate l’elenco com­pleto dei modelli «colpiti». L’intera tassa sul lusso (yacht,ae­rei, eccetera) vale 453 milioni.

La tassa sullo Scudo
Dalla tassa straordinaria del­l’ 1,5% sui capitali «scudati» e dal­l’aumento dei bolli sugli strumenti finanziari il governo attende un get­tito di oltre 2,1 miliardi nel biennio 2012-2013. L’imposta straordina­r­ia si applicherà su tutte e tre le ope­razioni di scudo fiscale, quella del 2001-2002 (che diede un gettito di 1,6 miliardi), quella del 2003 (500 milioni di gettito) e quella del 2009-2010 (8,6 miliardi di gettito). La prima rata per il pagamento è fis­sata per il 16 febbraio 2012 e la se­conda per la stessa data del 2013. Saranno le banche, le Sim e le fidu­ciarie che hanno gestito lo scudo in passato a dover fungere da«sostitu­to d’imposta ». E chi non pagherà la tassa straordinaria perderà l’ano­nimato. Lo ha annunciato Grilli,ri­velando anche un’altra novità: dal 1 gennaio 2012 sarà un reato pena­le mentire al fisco. E per quanto ri­guarda la platea dei molto ricchi, un’altra novità: per le liquidazioni (i Tfr) superiori al milione di euro non si applica più la tassazione se­parata; la cifra andrà a normale tas­sazione Irpef. La norma è retroatti­va al 1 gennaio 2011.

Pensioni, 20 miliardi in meno
Dal 2018 il risparmio prodotto dalle nuove norme sulle pensio­n­i sarà pari a 20 miliardi di euro al­l’anno. Nel 2013 la cira sarà di ol­tre 5 miliardi, nel 2012 circa 2,7 miliardi. Nell’immediato,il bloc­co degli adeguamenti degli asse­gni pensionistici all’inflazione ri­guarderà il 76,5% dei trattamenti (quindi, oltre sette su dieci), con un risparmio per lo Stato di 3,8 mi­liardi di euro nel solo 2012. Si trat­ta del «sacrificio» che aveva fatto commuovere l’altra sera il mini­stro del Lavoro, Elsa Fornero. Il blocco proseguirà anche nel 2013. Ne sono escluse le pensioni fino al doppio della minima (po­co inferiori ai 1000 euro). Una sor­presa anche per il pagamento del­le pensioni: fino a 500 euro po­tranno essere corrisposte in con­tanti, ma il resto dovrà essere ver­sato in un conto corrente. Confer­mate le norme sul rinvio dei pen­sionamenti. Uno degli obiettivi più importanti è il superamento delle pensioni d’anzianità. Il 2018 potrebbe rappresentare la data spartiacque: «Non sarà pro­prio l’ultimo anno in cui vengono ghigliottinate - spiega la Fornero - ma quelle pensioni vanno a mo­rire ».

Bonus per chi assume giovani
Nel testo definitivo del decreto si prevede,all’articolo 2,un bonus fi­s­cale di 10.600 euro a favore dei da­tori di lavoro che assumono giova­ni sotto i 35 anni e donne. Lo scon­to sale a 15.200 euro nelle Regioni del Sud. Ogni assunzione vale un bonus. Le imprese potranno de­durre queste somme dall’Irap: una norma che dovrebbe significa­re 149 milioni di entrate in meno per lo Stato. Nel 2012 il taglio com­plessivo dell’Irap sulla quota lavo­ro costerà 1,47 miliardi di euro, mentre l’Ace (Aiuto alla crescita economica) farà venir meno 950 milioni. Infine, il Fondo per la com­pensazione degli interventi per lo sviluppo vale un miliardo di euro.

Fondi per opere strategiche
Ieri il Comitato

interministe­riale per la politica economica (Cipe) ha approvato i finanzia­menti per l’alta velocità ferrovia­ria (2 miliardi), per il Mose di Ve­nezia (600 milioni) ed altri inter­venti per un totale di 4,8 miliardi di euro.

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