Magnini: "Il doping? Esiste anche nel nuoto"

Il campione del mondo dei 100 stile libero pensa ai mondiali. "Lottiamo per eliminare la piaga. I costumi? Ormai la tecnologia ci mette alla pari", A Roma in gara nei 100 e 200 sl: "Ma farò anche i 50 rana". Gli avversari? "Il mio nemico numero uno sono io"

Magnini: "Il doping? 
Esiste anche nel nuoto"

Da Re Magno a gladiatore, è la nuova sfida di Filippo Magnini. Campione del mondo in carica (seppur in coabitazione), affondato alle Olimpiadi di Pechino, riciclato all'Isola dei famosi, ora è pronto a riprovarci: appuntamento ai mondiali di Roma, pronto a lottare contro tutti. «Ma soprattutto contro me stesso. L'avversario numero uno sono io. La testa è più forte dell'anno scorso. Alle Olimpiadi ero in straforma, eppure prima dei 100 qualcosa è andato male». Tornerà nella gara preferita, i 100 metri stile libero, ma ora l'occhio allunga sui 200 metri, sulle staffette 4x100 e 4x200 e su un vecchio amore. «Farò i 50 rana, la gara dove mi divertirò di più perchè tutto potrà capitare, anche che vada in finale e chissà...è una gara di velocità».
Il gladiatore lotterà in questa arena moderna del nuoto fatta di costumi ad alta tecnologia e disseminata dei soliti dubbi che accompagnano lo sport di vertice. Doping o non doping? Magnini ha una vecchia idea che non cambia. «Il doping c'è, anche nel nuoto. Magari è più circoscritto ma certe cose saltano all'occhio. I primi a sconfiggerlo dobbiamo essere noi atleti, le federazioni devono sorvegliare che nessuno bari e i controlli molto più severi». Tutti quei record a Pechino hanno convinto pochi, probabilmente anche Magnini si è fatto domande circa certe corporature da omino Michelin. Gli straordinari miglioramenti dei francesi non sono passati inosservati.
Tanti meriti vanno ai nuovi costumi. Alta tecnologia che ha stravolto record e credibilità. Magnini prima dei Giochi era stato critico. Oggi è più morbido: «I costumi aiutano la prestazione, è indubbio. Conta che tutti possano indossarli, li abbiano a disposizione e si torni a gareggiare alla pari. Faremo più primati, ma il nuotatore, il suo talento e la sua qualità, torneranno a fare la differenza».
Ieri il campione italiano ha dato il via ad una campagna pubblicitaria della Speedo, marchio leader nel nuoto che, per la prima volta, punta su un atleta italiano per una campagna pubblicitaria nel nostro paese, in omaggio ai mondiali di Roma.

Pubblicizzerà un gioco denominato: «Sfida il nuotatore» dove, su web o sul cellulare, sarà possibile sfidarlo in una gara virtuale in acqua. Il concorso durerà fino a giugno, quando una estrazione a sorte regalerà biglietti per presenziare ai mondiali e la possibilità di sfidare Magnini in acqua, dopo i campionati del mondo.

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