Maltempo in Lombardia: oltre 94 milioni di euro di danni per le imprese

La Camera di commercio fa i conti: turismo e trasporti tra i settori più danneggiati. Perdite da 60 milioni per i ritardi nelle forniture

Maltempo in Lombardia: 
oltre 94 milioni di euro 
di danni per le imprese

Altro che rinascita primaverile. Le intense piogge delle ultime due settimane hanno provocato 94 milioni di euro di perdite alle imprese lombarde, danneggiate dal maltempo che imperversa da qualche tempo su tutta la penisola e minaccia di colpire il Nord almeno fino a venerdì.
Secondo i dati forniti dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza (con la collaborazione di Registro Imprese, Aci, Istat, ministero dei Trasporti, Eurostat, Ciset e Istituto Tagliacarne), solo nel comparto turistico, tra shopping e ristorazione, gli scrosci sono costati 34 milioni alla Regione. Particolarmente colpite le strutture ricettive delle località turistiche, che in questo periodo accolgono centinaia di visitatori. Gravi i danni causati dai ritardi nelle forniture, nel trasporto merci e nello spostamento delle persone: 60 milioni di euro. Solo le aziende di Milano e provincia, infine, contano circa 35 milioni di euro di perdite.
«La nostra stima - precisa il segretario generale della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Renato Mattioni - è legata al costo degli spostamenti delle imprese private e non riguarda i disagi nell’agricoltura e nell’edilizia, dove si stima che il maltempo costi circa l’1% del fatturato annuale. Nonostante ciò il dato è preoccupante e interessa soprattutto il settore terziario e quello manifatturiero».
È stato tutto il Nord in realtà a essere falcidiato dagli acquazzoni di questi periodo. Il cattivo tempo ha sottratto alle imprese settentrionali 250 milioni di euro: 90 nel settore turistico (di cui 34 per lo shopping e la ristorazione, 47 per gli alloggi) e 156 per i disagi negli spostamenti. Insomma: piove letteralmente sul bagnato per una serie di aziende che stavano conoscendo una lenta ripresa e che il maltempo ha temporaneamente messo ko.
«Il settore turistico - spiega Mattioni - sia quello legato al business che quello dedicato ai privati, per non diventare vittima dei nubifragi, dovrà fare lo sforzo di destagionalizzare il più possibile e proporre pacchetti che offrano anche attività al coperto, come visite ai musei». E le aziende? «La maggior parte delle piccole medie imprese - prosegue Mattioni - organizza i suoi spostamenti via terra: il maltempo, perciò, blocca tutte le attività di scambio. La soluzione sta nel mettere più merci sui treni, sugli aerei, usare l’e-commerce e le attività legate alla green economy. In Lombardia, nonchè in tutta Italia, prevale la cultura dello spostamento privato. Spero che lo sviluppo di Malpensa e del cargo city potrà frenare questa radicata abitudine». In effetti, i dati parlano chiaro: del 45% dei dipendenti lombardi che non va al lavoro a piedi, l’80% utilizza la macchina.

In pratica un milione e mezzo di dipendenti lombardi (il 20% del totale) utilizzano il mezzo privato, mentre 706mila imprese (l’80%) scambiano merci quasi esclusivamente via terra. Troppe, forse, per non cadere vittima delle piogge.

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