LE MANI IN PASTA DELLA SOLITA CASTA

Siate clementi: l'aveva promesso al figlio. «Voglio andare a Monza a vedere la Formula Uno», aveva chiesto il rampollo. E lui, da bravo papà, ce l'ha portato. Sull'aereo di Stato, e va beh, che cosa volete che sia? Mastella, si sa, che ci tiene molto alla famiglia. Soprattutto alla sua. Il ministro ha fatto tutto con molta grazia anche se, forse, con un po' meno di giustizia. Per esempio: mica s'è fatto dare un aereo qualsiasi. Eh no: s'è fatto dare: l'Air Force One, Airbus di lusso, suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. Roba da far invidia agli sceicchi, praticamente la Rolls Royce dell'aria. Insomma, non ha badato a spese. Anche perché, sia detto per inciso, le spese le paghiamo noi.
A proposito: non dicevano di voler tagliare i costi della politica? Forse usare l'aereo di Stato più faraonico che ci sia per assistere al Gp di Monza non è il miglior modo di risparmiare. O no? Per dire: il Gran premio lo trasmettevano pure su RaiUno, il cui segnale, ci risulta, dovrebbe arrivare fino a Ceppaloni. Assistere alla gara in tv appare disdicevole a un ministro? Si capisce: l'autodromo è roba da brividi. Anche per i contribuenti, però.
In effetti, l'abitudine alla gita domenicale con prole al seguito può essere pericolosa. Metti adesso che al figlio di un altro ministro gli viene lo sfizio di andare a Indianapolis. O a vedere il Gp di Melbourne. Che gli diciamo? Che non si può? Che l'Airbus di gran lusso vola solo per Mastella? E se l'eventualità si verificasse, sarebbe, lo capite, un disastro: la Ferrari quest'anno vacilla, ma in pista trionferebbe comunque il nostro rosso. Di bilancio.
Adesso Mastella fa sapere che era un po' lì anche per ragioni d'ufficio. Per una premiazione ufficiale. E che l'aereo doveva usarlo per ragioni di sicurezza. Ora dico: se la sua vita è così in pericolo, Mastella non potrebbe evitare le scampagnate col rampollo? Le premiazioni ufficiali le può fare anche qualcun altro, no? Magari basta una miss, che è pure più carina. E poi: se il ministro era davvero lì per ragioni d'ufficio, perché domenica, appena arrivato a Monza, ha dichiarato alle agenzie: «Sono qui per trovare l'amico Briatore»?.
Chi trova un amico, si sa, trova un tesoro. Perfetto: basta che il tesoro non sia prelevato direttamente dalle nostre tasche. Altrimenti Gran premio dopo Gran premio si rischia di rimanere fermi ai box. Sull'aereo, fra l'altro, c'era anche Rutelli: un unico viaggio per due ministri. Dobbiamo ringraziarli per aver risparmiato? Il presidente della Camera Bertinotti, poi, è subito intervenuto per difendere il viaggetto di svago. Ma si sa, lui è solito usare l'aereo di Stato anche per andare al monastero. Così fan tutti, alla faccia dei risparmi.

L'unico fatto veramente sorprendente è che proprio ieri mattina Mastella era testimonial della campagna in difesa dei consumatori tartassati. Sciopero di spaghetti e maccheroni. Ma gli è andata male: voleva difendere la nostra pasta. E invece ha finito, come al solito, per difendere la sua casta.

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