Maratona, al via 200 staffette per aiutare chi soffre

L’11 aprile la maratona di Milano si correrà anche per solidarietà. Così come si fa a New York, a Berlino e a Londra che, tanto per dare una cifra, lo scorso anno ha raccolto per la beneficenza più di 50 milioni di sterline. Così i 42 chilometri milanesi diventano l’occasione per aiutare chi soffre raccogliendo fondi con una serie di staffette che oggi sono 138 ma si spera raggiungano quota 200 o anche di più. Sono la vera novità di questa edizione. Quattro iscritti per squadra, una decina di chilometri a testa con un chip che registra i parziali e il tempo di corsa finale. Le tre onlus che «correranno»la maratona milanese sono Champions for Children, l’organizzazione fondata dal campione del Milan Clarence Seedorf che si occupa di realizzare progetti in situazioni socio-economiche di estremo disagio e che il giorno prima della gara organizzerà la Milano School marathon, un’iniziativa dedicata ai più piccoli. La Fondazione Laureus che attraverso lo sport punta al recupero di ragazzi difficili e che metterà al via tre staffette con i minori detenuti del carcere minorile Beccaria accompagnati da campioni come Giacomo Agostini, Maurizio Margaglio, Miki Biasion e Andrea Zorzi.

Ci sarà poi l’Associazione bambini cardiopatici nel mondo che, soprattutto nei Paesi sottosviluppati, porta assistenza con medici e strutture ai bimbi affetti da malformazioni cardiache: guidata dall’attore Ezio De Caro, indimenticabile compagno di «Smorfia» di Massimo Troisi e Lello Arena, metterà in campo diverse staffette tra cui una con l’assessore Giovanni Terzi. E proprio Terzi ieri ha lanciato la sfida al suo collega di giunta, l’assessore allo Sport Alan Rizzi che non si è fatto pregare e l’ha raccolta.

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