Marea nera, fallita top kill ora piano D della Bp

L'operazione Top Kill per arginare la marea nera è fallita. La British petroleum ha ripiegato su un altro metodo, ma serviranno altri 4 giorni per riuscire ad arginare l'avanzata del petrolio. Obama: "Una perdita che rompe il cuore". Ma l'America lo accusa

Marea nera, fallita top kill ora piano D della Bp

New York - Il piano D della Bp preoccupa il presidente Barack Obama che non ha nascosto la sua frustrazione per il nuovo fallimento della multinazionale del petrolio nell'opera di contenimento della marea nera. Obama non ha nascosto agli americani che il nuovo approccio su cui sta lavorando il gigante del greggio "non è senza rischi" ed ecco perchè non è stato messo in atto prima che altre manovre venissero sperimentate. Obama ha detto che si cercherà di fermare in ogni modo questa perdita prima che i due pozzi alternativi che Bp sta scavando siano completati. Il presidente, che ieri è stato in Louisiana ma oggi è in vacanza a Chicago, ha detto che la perdita "fa arrabbiare" e "rompe il cuore" e ha promesso che la sua amministrazione non avrà pace fino a che "la perdita non sarà contenuta, finchè le acque della regione non saranno decontaminate, finchè le vittime di questo disastro provocato dall'uomo non saranno ricompensate"

Fallita la soluzione Top Kill Top Kill, l'ultima manovra per fermare la marea nera nel Golfo del Messico, non ha funzionato ed è stata accantonata. Lo ha annunciato Bp che è passata a un'altra opzione. Il Chief Operating Officer di Bp Doug Suttles ha annunciato che Top Kill è stata abbandonata dopo aver pompato da mercoledì 35 mila barili di fanghi nel pozzo danneggiato. Bp è passata adesso a tentare un altro metodo che consiste nel resecare il tubo danneggiato all'altezza della supervalvola e di "incappucciarla", poi collegare questo 'cappucciò a un nuovo tubo e attraverso questo tubo aspirare il grosso del petrolio e del gas fino alla nave di appoggio in superficie. "Siamo molto delusi da questo annuncio", ha detto la controammiraglio della Guardia Costiera Mary Landry in una conferenza stampa a Robert in Louisiana. La Landry ha detto che il governo federale ha dato a Bp luce verde per il nuovo tentativo.

Nyt: "Bp sapeva di correre rischi" Bp era a conoscenza di una serie di problemi e nutriva forti preoccupazioni riguardo alla sicurezza molto prima che la piattaforma esplodesse.

Secondo documenti riservati del gruppo petrolifero rivelati dal New York Times, i problemi riguardavano il rivestimento del pozzo e il dispositivo anti-esplosioni, due elementi cruciali nella catena di eventi che hanno portato al disastro. I documenti rivelano che già un mese prima dell’esplosione Bp aveva registrato difficoltà nel ’controllo del pozzò. 

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