Il rimpasto imminente e il feeling con lUdc. Due temi che avvelenano lestate della Pisana, scatenando un tutti contro tutti che fa vacillare la giunta Marrazzo. A dare il via alla bagarre è stata ieri lItalia dei Valori, che per voce del segretario regionale Stefano Pedica ha lanciato lallarme sulle poltrone lasciate vacanti dagli assessori uscenti Silvia Costa e Francesco De Angelis, e su quella che presto sarà abbandonata dal presidente del consiglio Guido Milana, tutti e tre eletti eurodeputati. «Se fossero vere le notizie di tre poltrone al Pd, uno per la corrente Franceschini, uno per la Bersani e uno per la Marino, allora saremmo alla frutta», dice Pedica. Che poi rincara la dose: «Altro errore le nomine al Cotral assegnate allUdc, lUnione dei condannati, sacrificando la sinistra che lo ha fatto eleggere. Marrazzo ricordi che non è il padrone della Regione ma il presidente votato dalla sinistra, non dalle finte opposizioni». Pedica dà laut aut al governatore, rifacendosi al «patto di fine legislatura» con lUdc. «Marrazzo scelga presto: o lIdv e tutta la sinistra, o lUdc. Basta con gli imbrogli di fine legislatura: pensiamo alla risoluzione dei temi come la sanità, il lavoro e lo sviluppo economico».
Pedica non incassa lappoggio dei suoi compagni di gruppo consiliare: «Non ci riconosciamo con quanto dichiarato dal senatore Pedica il quale parla a titolo esclusivamente personale e le cui affermazioni non rappresentano la linea del partito», dicono il capogruppo al consiglio regionale del Lazio e segretario provinciale romano Idv Giovanni Colagrossi, il consigliere Claudio Bucci e lassessore Vincenzo Maruccio. «La linea di Pedica - continua Colagrossi - contrasta con quella del direttivo regionale che ha ribadito la propria lealtà alla coalizione alla guida della Regione e al presidente Marrazzo». Dichiarazioni definite «sorprendenti» dalla maggioranza dellesecutivo del partito, che concorda con le accuse fatte da Pedica a Marrazzo sul mancato coinvolgimento sul futuro della giunta di un partito che «rappresenta il 10 per cento dellelettorato del Lazio».
E il Pd? Finge di cascare dalle nuvole. «Tutte le scelte fatte sinora - dicono i consiglieri regionali - sono state concordate con i rappresentanti Idv in Consiglio: rientra fra queste la recente nomina dellassessore Maruccio che ha rafforzato il peso politico dellIdv in Giunta. Respingiamo pertanto e non condividiamo i toni virulenti usati nei confronti dellUdc, una forza politica seria, attendibile e con alto senso istituzionale con la quale intendiamo confrontarci per aprire uninterlocuzione politica che guardi anche alle prossime scadenze elettorali». Ma è chiaro che esiste un problema di bilanciamento: «Ritengo importante - dice lex assessore Michelangeli - linvito fatto da Pedica a Marrazzo di non nascondere la testa sottoterra come gli struzzi e di dire chiaramente se intende per il futuro avere rapporti con lUdc, e fare inciuci come è già accaduto al Cotral o potrebbe accadere per il rimpasto, o con la sinistra e lIdv. Senza lIdv e la sinistra la Regione sarà consegnata alle destre».
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