Marrazzo, supercoppa degli sprechi Partita della Lazio da 400mila euro

La Regione mette il logo del Colosseo sulla maglia della sfida con l’Inter in Cina. Il governatore spera di attirare turisti stranieri, ma il costoso spot dura 90 minuti

Marrazzo, supercoppa degli sprechi 
Partita della Lazio da 400mila euro

Roma - In attesa di sapere se la Lazio (con l’articolo femminile) vincerà la Supercoppa di calcio, possiamo già dire che il Lazio (con l’articolo maschile) alzerà la Supercoppa dello spreco. La partita di sabato prossimo a Pechino che mette di fronte la vincitrice dell’ultimo scudetto (l’Inter) e la vincitrice dell’ultima Coppa Italia (la Lazio, appunto), è infatti l’occasione per una operazione di marketing territoriale che costerà molto caro all’amministrazione regionale guidata da Piero Marrazzo. Quattrocentomila euro per una sponsorizzazione «one shot» (vale a dire per una sola partita) della maglia biancoceleste, oltre alle spese (non ancora precisabili) per una missione istituzionale per seguire la partita dell’8 agosto nello stadio «Nido d’uccello» (quello dove l’anno scorso si tennero le Olimpiadi) e alcuni eventi collaterali di carattere turistico ed economico. Niente male per un’amministrazione che da anni si dibatte con lo spaventoso debito sanitario a dieci zeri.

L’idea è quella di sfruttare la presenza nella partitissima di Pechino della squadra di patron Claudio Lotito per promuovere il turismo cinese a Roma e nel Lazio. Per questo i grafici incaricati dall’assessorato regionale al Turismo hanno studiato un logo che comparirà sulle maglie biancocelesti sabato prossimo: si tratta di un Colosseo stilizzato su sfondo blu accompagnato da una scritta in ideogrammi: «Roma ti aspetta» è il messaggio che dovrebbe arrivare alle decine di milioni di telespettatori con gli occhi a mandorla (e, si spera, valigia pronta) che dovrebbero seguire l’attesissimo match. Un messaggio al quale l’assessore Claudio Mancini e Claudio Lotito hanno dato un valore molto alto: 400mila euro, cifra record per una sponsorizzazione «una-botta-e-via». Infatti le grandi aziende che vogliono legare il proprio nome a quello di una squadra di valore medio-alto come la Lazio sborsano in genere 5 o 6 milioni l’anno: ma si garantiscono una cinquantina di «spot» tra le 38 partite di campionato, le uscite in Europa e in Coppa Italia e le prestigiose amichevoli precampionato, oltre alla possibilità di apporre il proprio marchio su tutte le magliette vendute e sul resto del merchandising. In questo caso invece nessuna onda lunga: quindi la Pisana ha strapagato questa operazione, discutibile anche per il fatto che la regione ha puntato solo su Roma, forse per andare a colpo sicuro con il «brand» forte e per evitare confusioni con il nome della squadra. Sarà: di certo il sindaco di Roma Gianni Alemanno deve mandare un mazzo di fiori a casa Marrazzo e a casa Mancini per lo spottone regalato.

Ma non finisce qui. Marrazzo e compagnia hanno puntato grosso sulla partita di Pechino. Al punto che da domani al 9 agosto si terrà nella capitale cinese una serie di eventi organizzati dalle agenzie regionali Sviluppo Lazio, Filas e ATLazio, specializzate rispettivamente in sviluppo economico, innovazione e turismo, volto a sostenere e valorizzare le filiere produttive d’eccellenza sui mercati esteri: un «exhibit» dedicato a creare una finestra di opportunità in Cina per le aziende laziale di hi-tech con particolare riferimento allo sviluppo del settore dei Beni culturali; una mostra di design sportivo in uno spazio espositivo à-la-page di Pechino; un’altra mostra dell’artista Piero Fantastichini presso l’Istituto di cultura dell’ambasciata d’Italia; e ancora una serata dedicata al turismo nel Lazio con conferenza stampa, proiezione di un filmato promozionale e una mostra fotografica intitolata «Roma nel cinema: ieri e oggi», realizzata in collaborazione con il Centro sperimentale di cinematografia. Naturalmente per seguire la partita e tutto il resto da Roma partirà nelle prossime ore una delegazione composta dall’assessore Mancini e da alcuni suoi collaboratori.

Numero dei componenti della missione e costo complessivo non sono ancora precisati, ma a giudicare dai precedenti (un viaggio di Marrazzo in Cina due anni fa costò alla Pisana 1.012.289 euro in tutto) i contribuenti romani farebbero bene a non contare troppo sull’oculatezza dei loro amministratori.

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