Al Mart di Rovereto è il 900 a essere protagonista

Elena Pizzetti

Fu Cesare Battisti che individuò nella forma della Valle dell'Adige la sagoma di una farfalla divenuta poi il simbolo del Trentino. Nell'ala sinistra in basso sorge Rovereto, città dove nel 1750 nacque la prima accademia trentina, quella degli Agiati, e nel 900 artisti come Fortunato Depero e Fausto Melotti. Proprio l'archivio Depero è stato l'input per la realizzazione del Mart, firmato dall'archistar Mario Botta, unico tra i grandi musei di arte moderna e contemporanea italiani in un'area non metropolitana. «Documentiamo le vicende dell'arte moderna e contemporanea in Italia, e valorizziamo l'identità culturale trentina» racconta il direttore Gianfranco Maraniello. Un patrimonio di circa 20mila opere con due percorsi permanenti (e focus relativi): «L'invenzione del moderno» e «L'irruzione del contemporaneo». E' un vero e proprio centro di ricerca l'Archivio del '900 e, se fino al 26 agosto è allestita la mostra «Viaggio in Italia. I paesaggi dell'ottocento dai macchiaioli ai simbolisti», dal 22 settembre al 2 gennaio 2019 sarà in scena «Margherita Sarfatti. Il Novecento italiano nel mondo», mostra che indaga il ruolo di ambasciatrice dell'arte italiana esercitata dalla critica d'arte tra le due guerre.

Nel settecentesco Palazzo Alberti Poja si trova il nuovo spazio espositivo permanente dedicato a Fausto Melotti. Anche il centro parla di cultura: nella chiesa barocca di San Marco Mozart tenne nel 1769 il suo primo concerto pubblico in Italia, e nella Casa d'Arte Futurista Depero si trova l'unico museo fondato da un artista futurista. Numerosi i segni della dominazione veneziana nel centro ricco di botteghe storiche, come la drogheria Micheli e la cappelleria Bacca. Ottimo caffè alla Torrefazione Bontadi con museo annesso, e pregiato TrentoDoc alla cantina Balter: 10 ettari di coltivazione e un castelliere cinquecentesco di proprietà della famiglia dal 1872 in cima a una collina (www.balter.it).

E poi c'è la storia con le sue voci: imperdibili il Museo Italiano della Guerra al Castello e i cento rintocchi serali della Campana della Pace sul Colle Di Miravalle, realizzata nel 1924 con il bronzo dei cannoni donati dagli stati coinvolti nella Grande Guerra. Info: www.visitrovereto.it, www.visittrentino.it.

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