Massacrarono di botte una coppia: presi dopo 10 mesi

Massacrarono di botte una coppia: presi dopo 10 mesi

Avevano aggredito e pestato due fidanzati con ferocia atroce. Li avevano seguiti e trascinati fuori dal bar dove si erano rifugiati e si erano nuovamente scagliati su di loro come segugi sulla preda.
Ieri gli agenti del commissariato San Lorenzo e gli uomini della Digos, dopo 10 mesi di indagini, hanno identificato e arrestato i responsabili del ferimento di G.F., 26 anni e della sua amica L.F., di 24. L’episodio era avvenuto la sera del 2 dicembre scorso tra via degli Osci e via dei Volsci, nel cuore di San Lorenzo. Mentre i due stavano camminando, erano stati leggermente urtati da un’auto condotta da Giulia C., 20 anni. Quest’ultima, invece di scusarsi, era scesa dalla vettura e aveva colpito con un calcio l’altra ragazza. Tra le due era iniziata una violenta lite. La più giovane, spalleggiata da altre quattro persone, aveva inseguito G.F. e L.F., che nel frattempo avevano provato a nascondersi in un bar. Ma erano stati raggiunti e portati fuori. Il ragazzo era stato colpito anche con armi da taglio alle gambe e aveva riportato la frattura dello zigomo e diverse lesioni. In ospedale, i medici lo avevano giudicato guaribile in 90 giorni, mentre all’amica erano stati dati 5 giorni di prognosi.
Gli aggressori, nel frattempo, avevano fatto perdere le tracce, nascondendosi all’interno del centro sociale di via dei Volsci 32. Gli investigatori successivamente hanno accertato che nessuno di loro gravitava in formazioni politiche ma, frequentando il quartiere, sapevano che rifugiarsi lì avrebbe significato sfuggire alla polizia. Ieri, però, gli agenti li hanno trovati: quattro sono stati fermati, mentre uno è ricercato. Il gip ha arrestato Andrea V. di 30 anni, Giordano G. di 26 e Claudio R. di 21 anni, mentre a Daniele M., 26 anni, e Giulia C. sono stati concessi i domiciliari. Tutti sono responsabili in concorso di lesioni aggravate e porto di coltello.
La cattura di Giordano, avvenuta a Civitacastellana (Vt), è stata difficile. Il ragazzo ha prima aizzato un cane lupo contro i poliziotti, poi, ha tentato di fuggire sui tetti, riuscendo a rinviare di qualche ora le manette. Del resto il giovane ha un curriculum vitae di tutto rispetto: precedenti per stupefacenti, falso, porto di armi improprie e strumenti atti a offendere, lesioni e altro. Anche Andrea V. e Claudio R. erano già noti per essere stati più volte denunciati e arrestati per reati comuni.

«Complimenti agli investigatori - ha commentato il sindaco Gianni Alemanno -. Ogni successo per assicurare alla giustizia i responsabili di gravissimi fatti deve essere uno stimolo a proseguire e intensificare il controllo capillare del territorio».

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