I nuovi talenti sono i protagonisti dellappuntamento di questa sera con il Festival Letterature. Sul tema «parola/silenzio» si esprimeranno Paolo Giordano, torinese, e Stefan Merrill Block, texano, entrambi classe 1982. Inizierà Merrill Block con Asylum (Manicomio), letto da Fabrizio Gifuni, mentre spetterà a Sonia Bergamasco dare lettura del testo di Giordano, Vitto in the box (laccompagnamento musicale è del giovane pianista e violoncellista jazz Alessandro Lanzoni).
Lamericano presenterà le pagine con cui intende ricreare i diari andati distrutti del nonno, per anni ospite assieme a personaggi come Sylvia Plath e Robert Lowell di un ospedale psichiatrico di Boston. Lo scrittore-scienziato piemontese (ha vinto una borsa di studio per il dottorato di ricerca in fisica delle particelle alluniversità di Torino) per il pubblico romano ha invece pensato a una storia «polifonica». «Si tratta di una mini saga familiare - spiega lautore di La solitudine dei numeri primi (Mondadori), caso editoriale dello scorso anno -, una narrazione a più voci dal punto di vista di un bambino e, a turno, dei suoi genitori. Per fare uno scherzo, il piccolo si chiude nella 24 ore del padre e questo crea grande scompiglio nella famiglia. Ogni componente, in definitiva, sente la mancanza degli altri e si determina la condizione che ho sempre cercato di raccontare, sullonda anche del successo del mio primo romanzo». Vitto in the box, confessa, ha risentito della lettura di Io non ricordo, il romanzo di Merrill Block (Neri Pozza). «Lavevo appena finito di leggere e in me risuonavano ancora le sue voci, gli ho perfino rubato unimmagine». Del risultato ottenuto con il libro di esordio è Giordano per primo a dirsi stupito («è stato al di là di ogni aspettativa»).
Basilica di Massenzio (in caso di pioggia, teatro Argentina), ore 21. Info: 060608.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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