Mausoleo Graziani, lo strappo di Zingaretti: stop al finanziamento

Il governatore sospende l’erogazione del saldo di 180mila euro per la realizzazione dell’opera dedicata al generale Graziani. La sinistra esulta

Il nuovo governatore del Lazio Nicola Zingaretti
Il nuovo governatore del Lazio Nicola Zingaretti

Uno schiaffo alla storia dell'Italia. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha deciso di eliminare i finanziamenti per il mausoleo dedicato al generale Rodolfo Graziani accusando l’opera di essere "un’offesa alla libertà, alla democrazia e alla memoria di tutti gli italiani".

Una decisione che farà sicuramente discutere. Uno strappo che riapre le polemiche legate alla memoria del generale che, dopo aver combattuto nelle grandi guerre coloniali contro la Libia e l'Etiopia, fu ministro durante la Repubblica Sociale Italiana. Oggi il neo gobernatore del Lazio ha, infatti, chiesto agli uffici regionali di sospendere il finanziamento concesso al Comune di Affile. "Il finanziamento era originariamente destinato al 'completamento del Parco Rodimonte' e alla 'realizzazione di un monumento al soldato', cioè al milite ignoto - ha accusato Zingaretti - il Comune impropriamente ha poi deciso di dedicarlo a Rodolfo Graziani". "La nostra amministrazione non avallerà mai qualsiasi tentativo di distorsione o falsificazione della memoria storica, tanto più nel caso di una figura come quella del generale Graziani", ha concluso il presidente della Regione annunciando la sospensione dell’erogazione del saldo di 180mila euro per la realizzazione dell’opera. Non solo. Zingaretti ha, inoltre, preteso che il Comune di Affile apporti modifiche strutturali al monumento e faccia scomparire qualsiasi riferimento a Graziani.

Una presa di posizione che ha subito ricevuto il plauso della sinistra. "La decisione restituisce dignità alla storia", ha commentato il segretario democrat Enrico Gasbarra cogliendo l'occasione per attaccare l'ex governatore Renata Polverini.

Sulla stessa linea anche il Sel. "La sospensione dell’erogazione del finanziamento regionale è un bel segnale in vista del 25 aprile - ha tuonato Gianluca Peciola - ora bisogna cancellare questa vergogna dal territorio italiano".

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