Lindustria italiana dellenergia solare si sta consolidando e inizia a coprire tutta la filiera tecnologica. A sottolineare la rapida evoluzione del comparto e le favorevoli prospettive di mercato, la partecipazione e leco generata dalla più importante rassegna nel settore delle energie rinnovabili che ha appena concluso a Verona la sua decima edizione.
Nella tre giorni internazionale di Solarexpo, affiancata dalla mostra convegno Green Building dedicata allefficienza energetica e allarchitettura sostenibile, oltre 60mila operatori professionali, tecnici ed esponenti del mondo scientifico hanno affollato gli stand del quartiere fieristico: mille aziende distribuite su unarea espositiva di 80mila mq, per il 35% estere provenienti da 27 Paesi. «In tre anni - sottolinea Sara Quotti Tubi, direttore della manifestazione - Solarexpo ha registrato una crescita del 200%. Nonostante la crisi internazionale, il settore delle energie rinnovabili sta vivendo una stagione florida, rivelando il proprio ruolo economico anticiclico». E per il solare fotovoltaico (Fv) è già boom, sullonda degli incentivi pubblici e di un impegno che coinvolge un numero crescente di grandi imprese italiane che hanno diversificato scommettendo sulla green energy. Si calcola che ogni megawatt installato dia origine a due posti di lavoro per venti anni e che per ogni Mw prodotto se ne crei uno. Le criticità non mancano, dai prezzi ancora elevati del fotovoltaico alla varietà degli iter di approvazione dei progetti nelle diverse regioni italiane, mentre si fa attendere lautorizzazione unica, ma lo sviluppo del mercato prosegue a passo di carica. Entro la fine dellanno lItalia potrebbe raggiungere quota 900 Mw installati (dagli attuali 463), per arrivare a 2,2 Gw nel 2011; la principale incognita sta nella nuova tariffa in conto energia che proprio allora troverà applicazione: dagli operatori del settore la richiesta al governo di praticare riduzioni graduali che evitino il rischio di un brusco colpo di freno. Il comparto già conta alcune migliaia di addetti e le proiezioni concordano su uno sviluppo che entro il 2020 possa portarli a 40mila. Gioca a favore levoluzione della tecnologia fotovoltaica nella prospettiva di una riduzione dei costi e un progressivo aumento della resa: la banca svizzera Sarasin stima che entro un lustro lItalia possa giungere alla parità dei costi di produzione da Fv con lenergia messa in rete (è la cosiddetta grip parity).
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