Il mercato della Fivi sbarca a Roma

M arciano su Roma gli altri vignaioli, quelli che fanno parte della Fivi, la federazione che raccoglie centinaia di aziende libere, felici di aiutarsi e che producono il vino da sé e con le proprie uve. Gente orgogliosa, allegra, con i piedi negli stivali e le mani nella terra. Che ha voglia di raccontarsi e - perché no, - di vendere i propri vini, perché di sola poesia non si vive. Per questo oltre duecento aziende saranno oggi e domani al salone delle Fontane dell'Eur (via Ciro il Grande, 10-12) dalle 11 alle 19 per il primo Mercato dei Vini romano. Un appuntamento che colma una lacuna geografica della Fivi, che finora ha organizzato questo entusiasmante evento soltanto a Piacenza a fine novembre. «Spostarsi verso Sud - spiega Matilde Possi, presidente Fivi - è per noi una priorità, ma Roma ha anche un significato simbolico. È lì che vogliamo far sentire sempre di più la voce degli oltre mille vignaioli indipendenti di tutta Italia».

Il mercato dei vini è l'occasione per aziende spesso piccole e lontane dai riflettori di far conoscere i propri prodotti a winelovers, enotecari, ristoratori e distributori di una piazza importante come Roma. I visitatori, che pagheranno un biglietto di 15 euro, potranno assaggiare i vini delle 212 aziende presenti e acquistarli, grazie alla possibilità di girare per il Salone delle Fontane con i carrelli, come al supermercato, ciò che dà all'evento un'atmosfera di allegra quotidianità, lontana dalle liturgie del vino paludato.

Tra le aziende, provenienti da tutte le 21 regioni enologiche d'Italia, ci piace segnalare per il Nord Ar.Pe.Pe.

, che produce ottimi vini in Valtellina; per il Centro Colacicchi, che fa vini ad Anagni e appartiene alla storica famiglia di enotecari romani Trimani; e per il Sud la calabrese Tenute Pacelli, azienda femminile che ha nello Zoe, metodo classico a base Riesling, il sorprendente punto di forza.

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