Merella contro il Comune: «I buchi? Colpa dell’Aster»

Roberta Bottino

Alla ricerca della segnaletica stradale perduta, potrebbe sembrare il titolo di una divertente caccia al tesoro, in realtà è la scandalosa condizione in cui versa il manto stradale del capoluogo ligure. L'assessore al traffico Arcangelo Merella rispondendo ad un'interpellanza urgente dell'azzurro Roberto Garbarino sulla critica questione, in sede consigliare, ha allargato le braccia alzando bandiera bianca. «È vero - ha detto Merella -, il manto stradale della nostra città è di una pericolosità inaudita». Parole che lasciano poco spazio all'immaginazione, e che hanno sconcertato i consiglieri presenti in aula. L'assessore al traffico si è detto consapevole della spesso tardiva realizzazione della segnaletica orizzontale nelle strade dove erano presenti cantieri.
«Passa troppo tempo e non viene fatto nulla - continua Merella -. È scandaloso. Prima del ripristino del manto stradale possono passare un giorno o al massimo due, ma non mesi e mesi». L'assessore colpisce duramente Aster, l'azienda comunale che si occupa dei lavori sul territorio, e puntandole contro il dito lancia accuse al fiele. «Aster sostiene che il problema è legato alla mancanza di denaro - spiega Merella -. Ma se è questo il motivo della lentezza dei lavori, allora informi la Giunta. D'altronde i soldi che il Comune raccoglie con le multe elevate dai vigili urbani, dovrebbero servire a mettere in sicurezza il manto stradale». Alcuni esempi che l'assessore cita sono Via dei Mille, Corso Firenze e Via Monte Zovetto. «Aster deve organizzarsi meglio e programmarsi un piano straordinario - continua Merella -. È inconcepibile che a Genova ci siano più di mille cantieri aperti ovunque». Il consigliere Garbarino di Forza Italia non crede alle sue orecchie e allibito dalla risposta dell'assessore dice: «Quello della messa in sicurezza delle strade genovesi è un problema che Tursi sembrerebbe incapace di risolvere, e a farne le spese è l'incolumità dei cittadini».
Nella sala rossa il dibattito si è acceso anche sulla spinosa questione del commercio abusivo e della massiccia presenza di cinesi ed extracomunitari nei mercati rionali. A sollevare la questione è stato il consigliere di Alleanza Nazionale Aldo Praticò. «Il Comune continua a dribblare il problema riguardo soprattutto alla concessione del suolo pubblico - dice -. La gente ormai è costretta a camminare fuori dai marciapiedi, perché sono occupati da lenzuoli pieni di merce che cinesi ed extracomunitari, senza alcun controllo, vendono liberamente». Per l'assessore al commercio Mario Margini però il problema non sembra così grave. «Nel 2005 ci sono stati 1061 sequestri - sostiene -.

43000 oggetti sono stati ritirati e i cinesi hanno avuto un aumento del 50% di licenze». Dati ufficiali o meglio «ufficiosi», che però non cambiano la realtà, fatta di un dilagante commercio abusivo e di extracomunitari che espongono sotto gli occhi di tutti mercanzia di ogni genere.

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