Merlo: «Le raffinerie? Vanno costruite in Asia»

Nei prossimi 25 anni i consumi energetici toccheranno i 110 milioni di barili

da Milano

I consumi energetici sono destinati a crescere in modo significativo da qui al 2030, e sarà ancora il petrolio ad assolvere il compito di soddisfare la domanda. Gian Battista Merlo, presidente di Exxon Mobile Mediterranea, evita ogni previsione sull’evoluzione del prezzo del greggio, ma è comunque convinto che le quotazioni petrolifere rimarranno «a un livello elevato» nel breve periodo. Un fenomeno non del tutto negativo, in quanto «favorisce gli investimenti e la ripresa di progetti che le compagnie avevano accantonato perché non economicamente giustificati». Merlo, che ieri ha preso parte a un convegno organizzato dalla Camera di commercio americana in Italia, ha negato che gli elevati prezzi raggiunti dal petrolio siano imputabili a una carenza di raffinazione. «Il problema è un altro: bisogna costruire impianti dove aumenterà la domanda». Quindi in Asia, soprattutto, dove il parco auto circolante dovrebbe passare nei prossimi 25 anni da 60 a 400 milioni di unità.

Bisognerà quindi far fronte a un aumento dei consumi, stimati globalmente in 110 milioni di barili al giorno, 11 volte la produzione dell’Arabia. Considerato che eolico e solare possono garantire meno dell’1% del fabbisogno totale e che lo sviluppo dell’idrogeno è lento, sarà ancora il petrolio a soddisfare la sete di energia del mondo.

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