Messico, preso il capo di un cartello della droga Avrebbe ordinato e partecipato a 900 omicidi

La polizia messicana ha arresto Oscar Osvaldo Garcia Montoya, capo di una banda protagonista della guerra delle droga nel nord del Paese. Montoya ha confessato di aver ordinato e partecipato a oltre 600 omicidi

Messico, preso il capo di un cartello della droga 
Avrebbe ordinato e partecipato a 900 omicidi

Città del Messico - La polizia messicana ha arrestato Oscar Osvaldo Garcia Montoya, detto 'El Compayito', leader della banda 'La Mano con Ojos' (La mano con gli occhi), il quale ha confessato di aver ordinato o di aver partecipato a oltre 600 omicidi. Come spiega il procuratore generale dello stato del Messico, Alfredo Castillo, l'uomo è stato arrestato in un raid notturno in una casa nella periferia di Città del Messico. Il gruppo di cui Garcia Montoya è leader è uno dei principali protagonisti della guerra della droga nel nord del Paese e nell'area della capitale, dove combatte per il controllo della vendita di stupefacenti. L'organizzazione è conosciuta per l'estrema violenza con cui conduce le sue azioni, tra cui anche la pratica della decapitazione. Molte delle vittime sono narcotrafficanti e rivali.

E' un disertore dei marine messicani Secondo quanto riferisce il procuratore, Garcia Montoya è un disertore dei marine messicani che in passato ha lavorato come guardia del corpo di alcuni esponenti di spicco dei cartelli della droga, tra cui Edgar Valdez, detto 'La Barbie', omicida del cartello Beltran Leyva arrestato nel 2010. Dopo la cattura di Valdez e la morte di altri leader del cartello, Garcia ne è uscito e ha formato il suo gruppo. "Nelle prime dichiarazioni che abbiamo raccolto - spiega Castillo - 'El Compayito' e la sua gang hanno riconosciuto di aver partecipato personalmente a 300 omicidi e di averne ordinati altri 300". Sfilando davanti ai giornalisti, tenuto da due agenti di polizia mascherati, ieri Garcia si è mostrato con uno sguardo freddo.

Castillo ha anche aggiunto che l'uomo è stato addestrato in passato dall'unità delle forze speciali del Guatemala dei 'Kaibiles', conosciuti per aver condotto diversi massacri durante la guerra civile nel Paese centroamericano, terminata negli anni '90. Sembra infatti che alcuni membri di quella unità siano poi stati ingaggiati dai cartelli della droga messicani.

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