La perturbazione annunciata nei giorni scorsi è arrivata puntuale e interessa tutto il nostro Centro-Sud già dalla serata di ieri: cieli coperti, piogge, acquazzoni e nevicate via via a quote sempre più basse sull'Appennino centro-meridionale grazie al contemporaneo arrivo dell'aria fredda da est. Sarà una domenica di maltempo specialmente per alcune regioni con il Nord che rimarrà ai margini con cieli poco nuvolosi e un clima asciutto.
Scatta l'allerta meteo
La Protezione Civile ha emesso un bollettino con un'allerta arancione sulla Calabria, allerta gialla Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia. Per la giornata odierna, domenica 12 gennaio, si prevedono piogge sparse e diffuse anche a carattere di temporale su queste regioni con la quote neve in calo fin verso i 5-700 metri in Basilicata e successivamente sulla Calabria. Attenzione anche al rinforzo del vento che sofferà fino a burrasca in Emilia-Romagna e al Centro-Sud.
L'evoluzione del vortice ciclonico
Le immagini del satellite mostrano l'area di bassa pressione ruotare in senso antiorario tra le due Isole Maggiori e generata dall'aria gelida di origine russa che sta affluendo in queste ore. Questo vortice, però, non si estenderà a tutta Italia ma risparmierà le regioni settentrionali e gran parte di quelle centrali. Questo non vuol dire che non faccia freddo, anzi: avremo un calo ancora più marcato nelle prossime ore con valori minimi sotto zero soprattutto il Val Padana e nelle aree interne del Centro. In serata il vortice colpirà anche le zone adriatiche e la Puglia con piogge intense: anche qui, la quota della neve scenderà progressivamente nelle prossime ore.
La tendenza successiva
Il maltempo non mollerà la presa tanto presto: lunedì 13 gennaio si aprirà con una situazione meteorologica simile a quella odierna con piogge sulle stesse regioni mentre il Nord si risveglierà con valori gelidi fino a -5°C. Sarà ancora più incisva l'azione dell'aria fredda di origine russa anche al Sud con nevicate a quote collinari oltre a temporali e locali nubifragi.
Il quadro non cambierà nemmeno martedì 14 gennaio quando "specie in Calabria e Sicilia, visti i forti contrasti che interverranno tra masse d'aria diverse e la stazionarietà delle precipitazioni non sono da escludere fenomeni estremi a livello locale, come allagamenti e alluvioni lampo", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it.Per un miglioramento più deciso anche all'estremo Sud bisognerà attendere mercoledì 15 gennaio quando l'anticiclone tornerà gradualmente a impossessarsi dell'Italia.
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