Da un clima pienamente invernale stiamo per passare a condizioni meteo opposte con temperature sopra le medie e un anticiclone di origine africana che non lascerà spazio a perturbazioni e piogge per almeno 10 giorni: è questo il responso dei modelli matematici che vedono un forte campo di alta pressione invadere il Mediterraneo ma anche l'Europa meridionale con l'intenzione di rimanere abbastanza a lungo da protrarsi quasi fino alla fine del mese di febbraio.
Le conseguenze per l'Italia
Come spiegano gli esperti de Ilmeteo.it, questa enorme "campana" bloccherà il freddo in entrata da nord e le piogge dall'Atlantico allungando, di fatto, un periodo siccitoso che eccezion fatta per Sud e Sicilia, al Centro-Nord va avanti ormai da un paio di settimane (localmente di più). Sinonimo di quest'alta pressione di origini sub-tropicali saranno le temperature che aumenteranno fino a toccare 16-17°C durante il giorno sulle vallate alpine e al Sud, qualche grado in meno al Centro-Nord ma su valori comunque compresi tra 12 e 15 °C. Ciò significa un rialzo con massime superiori di 6-7°C rispetto alle medie di questo periodo dell'anno.
Stabilità atmosferica in inverno, però, significa anche due cose: la presenza di nebbie e foschie sulla Valpadana che limiterà l'aumento termico diurno ed escursione termica notturna con il fenomeno dell'inversione termica e minime intorno allo zero al Centro-Nord con diffuse gelate all'alba. Come detto, a preoccupare maggiormente non saranno in questa fase le temperature ma la mancanza di acqua, pioggia o neve che sia. "Una buona percentuale del territorio italiano è ancora affetta da siccità severo-estrema di lungo periodo. Maggiormente colpite sono le regioni del Nord. Anche la stagione nevosa si mantiene al di sotto della media, in particolare al Nord-Ovest", ha affermato il direttore del giornale meteo, Antonio Sanò.
In questo senso, quindi, l'anticiclone non favorirà di certo precipitazioni che saranno rimandate alla seconda e ultima decade di febbraio quando potrebbe tornare a farci visita qualche perturbazione atlantica con piogge e nevicate sui monti.
Si tratta ovviamente di una proiezione e non di una previsione, vista la distanza temporale, ma il riscaldamento della stratosfera (stratwarming) fa ben sperare a causa delle ripercussioni invernali che potrebbe avere sull'Europa e anche sul nostro Paese: in pratica, masse d'aria gelida del Polo Nord sarebbero sbalzate verso direzioni poco usuali e quindi anche a latitudini molto meridionali con il vortice polare che andrebbe in frantumi. Adesso, però, dovremo fare i conti con anticiclone e ampio soleggiamento: quale sarà il destino invernale lo scopriremo tra qualche giorno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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