Il maltempo flagella l'Italia. In Veneto padre e figlio inghiottiti da una voragine: trovati i corpi

Morti due dispersi nel vicentino, frane ed evacuazioni in Trentino e Piemonte, dove è stato chiesto lo stato d’emergenza. Resta l’allerta per pioggia e valanghe

Il maltempo flagella l'Italia. In Veneto padre e figlio inghiottiti da una voragine: trovati i corpi
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Il maltempo continua a provocare danni nel Nord Italia rendendo la vita difficile ai residenti e ai soccorritori. I vigili del fuoco, che erano impegnati dall'una di questa notte con diverse squadre e droni nella ricerca di due dispersi nel torrente Agno, in Veneto, hanno trovato i corpi senza vita, entrambi nel bacino di laminazione di Trissino, a Vicenza. Si tratta di Francesco Nardon e del padre 65enne, Leone, il cui cadavere era stato rinvenuto poco prima. I due erano stati trascinati con la loro auto dalla piena del rigagnolo presso l'abitato di Valdagno, nel Vicentino.

Il cordoglio del presidente Zaia

"Si tratta di una tragedia". Queste le parole pronunciate dal presidente del Veneto Luca Zaia nel corso della conferenza stampa convocata per fare il punto sul maltempo che ha colpito il Veneto. "Ho letto che il padre era un volontario e probabilmente si era messo in auto per dare una mano", ha aggiunto. Certo che "la perdita di queste due vite umane passerà alla storia. Porgo le condoglianze alla famiglia delle due vittime". Problemi anche in Trentino Alto Adige dove la forte pioggia ha provocato una frana del quartiere San Martino di Trento. Lo smottamento ha interessato in particolare un'abitazione. In via precauzionale sono state evacuate 14 persone per garantire lo svolgimento delle operazioni di messa in sicurezza da parte dei pompieri. Non si registrano feriti, ma la circolazione è bloccata.

Strade chiuse in Trentino Alto Adige

Il Servizio gestione strade della provincia autonoma di Trento ha segnalato la chiusura dello svincolo che collega la strada provinciale 90 Destra Adige alla statale 240 in direzione sud nel Comune di Mori, a causa dell'allagamento della carreggiata conseguente alle piogge che hanno interessato il territorio. È inoltre confermato il senso unico alternato lungo la strada provinciale 79 del Brocon, scattato nel pomeriggio di ieri a causa del cedimento di un muro di sostegno in pietra a secco al km 17+200. "Si rinnova l'invito alla massima prudenza negli spostamenti, in particolare lungo la viabilità di montagna", si legge in una nota diramata dal Servizio gestione strade del Trentino.

Riunione straordinaria in Piemonte

Intanto è stata convocata per stamattina, dal presidente del Piemonte Alberto Cirio, una riunione straordinaria della giunta regionale per un aggiornamento della situazione meteo e una prima dei stima dei danni provocati dall'ondata di maltempo che ha colpito la regione nelle scorse ore. L'ente territoriale ha inoltrato la richiesta al governo dello stato d'emergenza. Inoltre, è stato deciso lo stanziamento di 5 milioni di euro, prelevati dal fondo di riserva, come primo intervento di somma urgenza per consentire il ripristino dei danni del maltempo in Piemonte. Secondo una prima stima sono state almeno 500 le frane e 500 i millimetri di pioggia caduti in poche ore su alcune zone circoscritte. Quattro persone rimaste isolate in casa per l'esondazione della Dora Baltea sono state soccorse ieri sera a Crescentino (Verbano-Cusio-Ossola). In Piemonte sono stati circa mille gli interventi dei 700 Vigili del fuoco impegnati nelle prvoince di Torino, Biella, Vercelli e Verbania. I monitoraggi segnalano che a San Sebastiano Po si sono verificate inondazioni provocate dal rio Bellavalle e dal torrente Leona; diverse frane hanno isolato alcune frazioni, un altro smottamento ha interrotto la linea dell'acquedotto. A Castagneto Po un cedimento del terreno rende impossibile la viabilità da e verso Chivasso. A Lauriano una frana ha bloccato la statale 590 della Valcerrina. A Casale Monferrato è stato allestito nella palestra Leardi un centro di accoglienza per le 50 persone evacuate dalla frazione Terranova e, infine, a Castellamonte sono state evacuate 15 persone dalle frazioni Case Ponzetti e Preparetto.

Resta l'allerta arancione

Arpa Piemonte ha disposto per oggi l'allerta arancione per pericolo valanghe sulle zone di montagna nord-occidentali. Allerta gialla, invece, sulla pianura settentrionale torinese e valli Tanaro, Belbo e Bormida. Nessuna allerta, infine, su pianura cuneese e Valle Scrivia nonostante il maltempo. A proposito di valanghe, il Soccorso alpino piemontese ha reso noto che in molte zone è caduto oltre un metro di neve fresca sopra i 2mila metri di quota con picchi che toccano oltre 170 centimetri al di sopra dei 2.500 metri nelle Alpi Lepontine. Per questo, anche in vista delle prossime festività pasquali, invita alla prudenza gli appassionati di montagna che hanno intenzione praticare attività sulla neve.

La raccomandazione del Soccorso alpino

"Ci vorranno alcuni giorni prima che il manto nevoso si sarà nuovamente stabilizzato - ha spiegato Luca Giaj Arcota, presidente del Soccorso alpino e speleologico piemontese - nel frattempo è meglio stare a casa o dedicarsi ad altre attività.

Sicuramente domani (oggi, ndr) ma poi bisognerà mantenere alta l'attenzione anche nei giorni seguenti consultando minuziosamente il bollettino valanghe e prendendo tutte le precauzioni come l'utilizzo di Artva, sonda e pala".

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