«Mi sfruttano», rom denuncia i genitori

Ha chiamato Telefono Azzurro: «Voglio studiare»

Secondo gli investigatori accade raramente. Eppure, come in questo caso, qualche volta anche i piccoli rom trovano il coraggio di ribellarsi ai loro padri padroni che, a suon di botte li costringono a rinunciare a una vita normale, a frequentare la scuola, per dedicarsi all'accattonaggio. Nelle scorse settimane uno di loro, 12 anni, ha avuto la forza di rivolgersi a Telefono azzurro per denunciare lo stato di schiavitù al quale era sottoposto, salvando così se stesso e altri due piccoli figli del vento di 11 e sei anni, permettendo ai carabinieri di Rho di liberarli e di denunciare i loro genitori - aguzzini. Tutti ospiti del campo nomadi comunale di via Sesia a Rho : R. M., 37 anni, M. Z. di 43 e un donna, S. S. ventiseienne. I militari sono riusciti a documentare, anche con filmati, che costringevano i rispettivi figli, a suon di minacce e continue percosse, a chiedere l’elemosina.

I tre nomadi sono stati denunciati per induzione all’accattonaggio e inosservanza dell’obbligo di istruzione elementare dei minori, mentre i bambini sono stati subito affidati a una struttura di accoglienza. «Informati dell'accaduto - ha spiegato il sindaco Roberto Zucchetti -, ci siamo già attivati per allontanarli dal campo, come previsto dal regolamento».

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