«La mia vita e miei gol» Firmato Totti

da Roma

Un viaggio di pensieri e immagini nei suoi primi trent’anni. Francesco Totti si racconta in un cofanetto (libro+dvd) La mia vita, i miei gol. E l’insolita presentazione in un ufficio postale diventa l’occasione per parlare del campionato. Domani tornerà in campo dopo l’infortunio al piede destro nel recupero casalingo con il Cagliari. «Più che un appuntamento ai tifosi, lo do a me stesso, è troppo rimanere fuori un mese e mezzo».
Il capitano della Roma rilancia la sfida all’Inter: «La differenza tra noi e loro sta nello scontro diretto perso all’Olimpico, l’unica partita che abbiamo sbagliato quest’anno. Sono orgoglioso di questo gruppo che farà soffrire i nerazzurri fino in fondo. Mi aspettavo una Roma che andasse forte anche senza di me, rispetto alla passata stagione abbiamo una mentalità diversa, nuovi giocatori, più qualità e destrezza in campo. Ora pensiamo a battere il Cagliari, se la Lazio ci aiuterà fermando l’Inter tanto meglio».
Sulla sua possibile coesistenza con Vucinic, dice: «Possiamo e vogliamo giocare insieme, è un grande giocatore che ha sempre dimostrato di essere da Roma. Non aveva bisogno di nessun esame». Poi una stoccata a Kakà, fresco Pallone d’Oro: «Io avrei premiato Messi.

Il mio decimo posto? Forse perché ho la maglia numero dieci, ho già chiesto a Curci quella numero uno...». Chiusura sulla nazionale: «Girone difficile agli Europei, ma saremo bravi a fare la nostra parte. E io seguirò l’Italia da casa».

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