Micro-progetti per lo sviluppo del Sahel

Il mondo delle imprese si è dato appuntamento oggi a Milano, alla Fondazione Ambrosiana, per dibattere con esperti e operatori sullo sviluppo della regione del Sahel e contribuire alla realizzazione di microprogetti in quell’area. «Sviluppo e solidarietà per il Sahel» è un’ iniziativa finalizzata a sostenere progetti di solidarietà e sviluppo nell’Africa sub-sahariana, in coordinamento con la Onlus attiva dal 1986 nell’ambito della cooperazione internazionale e della promozione di progetti di sviluppo sostenibile. A livello locale il riferimento è la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, che, sotto l’egida del Pontificio Consiglio Cor Unum, individua gli interventi più urgenti sul territorio e li propone per il finanziamento dall’ estero. L’ Africa è il Continente più ricco al mondo di materie prime, ma uno dei più poveri se si considera lo standard di vita dei suoi abitanti e la desertificazione. La causa principale è sempre stata lo sfruttamento iniquo delle risorse, che ha determinato guerre intestine, uno sfruttamento dissennato del suolo e delle materie prime. Il Sahel, regione intermedia tra Sahara e Africa Centrale, è tra le aree più colpite da problemi di siccità e aridità, con ricorrenti carestie e livelli di alimentazione del tutto insufficienti. Nel Sahel la disponibilità d'acqua giornaliera corrisponde a meno di cinque litri complessivi per persona. Non solo: due persone su tre non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari. ». I progetti di sviluppo individuati riguardano gli ambiti della formazione (alfabetizzazione, educazione primaria e professionale), dell’agricoltura e della protezione ambientale, delle fonti di energia rinnovabile, della sanità, della tutela e promozione della donna. Obiettivo comune è creare opportunità di lavoro sostenibili attraverso un’adeguata formazione professionale e la creazione di microimprese e attività autogestite. Alcuni progetti sono già stati finanziati da banche e aziende italiane. Ne rimangono altri in attesa di un contributo economico che ne consenta l’avvio.

Proprio domenica scorsa Benedetto XVI, all’Angelus, ha detto che la morte per fame di milioni di persone «è una realtà assolutamente inaccettabile», chiedendo alla comunità internazionale di fare le necessarie «scelte strategiche» per assicurare a tutti «una vita dignitosa.

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