Milano che cambia Una città sottosopra che va a tutto gas

Milano città della moda e dell’economia, ma anche della cultura e dell’aria pulita. Non è un paradosso e neppure uno scherzo, ma una realtà, almeno in potenza. A renderla futuribile, due progetti promossi dal Gruppo giovani di Assolombarda: il primo, elaborato dalla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, intende riqualificare ampie zone sotterranee della città, facendone luoghi di cultura e vetrina per le bellezze della città «di superficie»; il secondo, messo a punto con il Consorzio per la promozione del metano liquido Crytotrucks, propone di alimentare con gas naturale camion e mezzi di trasporto pubblico. I due progetti hanno costi di realizzazione ragionevolmente affrontabili e rappresentano un’occasione per rifare il look alla città in vista del possibile ritorno di «Expo 2015».
«La città sottosopra»: si chiama così il progetto che rende protagonista la città sotterranea. «Ci siamo resi conto - dice Alberto Cervi, coordinatore del progetto per Assolombarda e presidente del Gruppo giovani - che la rete della metropolitana rappresenta una città parallela scollegata da ciò che avviene all’esterno. E così abbiamo cercato di metterle in relazione». L’idea è semplice: installare nelle stazioni della metro pannelli, video e postazioni multimediali che raccontino cosa c’è in superficie, svelando bellezze nascoste e aiutando l’orientamento del «popolo del sottosuolo», specialmente i turisti. «Di solito le metropolitane - spiega Marco Albini, docente di Progettazione alla facoltà di Architettura del Politecnico - sono spazi senza identità, vissuti per necessità e attraversati velocemente, senza contatto con la superficie, luogo, viceversa, di storia e libera scelta. Il nostro progetto le fa comunicare».
«A tutto gas in città» è invece il progetto per alimentare camion e mezzi pubblici a metano liquido. «I vantaggi rispetto al Gpl e al gas metano sono molti - spiega il direttore di Crytotrucks, Giovanni Merli -. Innanzitutto il metano liquido occupa poco spazio, perché un litro equivale a 620 litri di gas metano. È poi molto più sicuro in caso di incidente, perché è più leggero dell’aria, perché i serbatoi che lo contengono sono a doppia camera (per poterlo mantenere allo stato liquido) e perché è mantenuto a bassa pressione. Infine, le sue immissioni in atmosfera sono quasi non misurabili perché, per essere liquefatto, deve prima essere purificato». Ma i vantaggi sono anche economici, perché l’uso del metano liquido permette un risparmio di oltre il 30% rispetto all’uso del gas metano.

La tecnologia per realizzare impianti a metano liquido esiste già e Crytotrucks sta costruendo e collaudando i serbatoi. Insomma, entrambi i progetti potrebbero già essere realizzati. Chi è interessato può farsi avanti.

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