Al via a Milano il primo festival della fiction francese

Al Centre culturel français de Milan, il 3, 4 e 5 maggio 2010 saranno organizzati degli incontri, concepiti dallo scrittore e critico Luca Scarlini, tra romanzieri italiani e francesi

Il Centre culturel français de Milan dà il via ad un importante appuntamento letterario, il Festival della Fiction Francese. Il 3, 4 e 5 maggio 2010 saranno organizzati degli incontri, concepiti dallo scrittore e critico Luca Scarlini, tra romanzieri italiani e francesi. La manifestazione si prolungherà nelle città di Bergamo, Pavia, Brescia e Mantova, Cuggiono. Concepita per un ampio pubblico di giovani e adulti, intenditori e neofiti, il Festival della Fiction Francese intende far conoscere le varie tendenze del romanzo contemporaneo francese e confrontarlo con quello italiano.
Alcuni degli scrittori più significativi della letteratura odierna, fra cui Assia Djebar, Stéphane Audeguy, Gilles Leroy, Jean-Baptiste Del Amo, Camille Laurens, Arno Bertina, Serge Quadruppani, Philippe Le Guillou Patrick Deville saranno invitati a mettere in luce i temi più rilevanti della loro opera. Tutti questi autori infrangono in qualche modo la concezione stereotipata della letteratura francese, spesso vista come una letteratura chiusa su di sé e su dei presupposti puramente formalistici.
Attraverso una serie incrociata di letture, traduzioni, tavole rotonde e dibattiti, ogni autore francese sarà invitato a dialogare con uno scrittore italiano, scelto per un'affinità formale e tematica. Scrittori italiani di rilievo che hanno dimostrato una particolare sensibilità alla letteratura francese: saranno ospiti del Centre Marco Dotti, Maria Nadotti, Maria Galateria, Franco Cardini, Roberto Ferrucci, Francesco Cataluccio, Laura Bosio, Luca Crovi e Luca Scarlini. Con il Festival della Fiction Francese si approfondiranno i nuovi orizzonti della letteratura francese, caratterizzata talora da una grande modernità stilistica e contenutistica, talora dalla sua inesauribile curiosità verso l'ignoto, dalla sua apertura sull'Altro o dal suo impegno verso i temi che permeano il mondo contemporaneo.
Tre tematiche scandiranno la manifestazione e offriranno uno spunto prezioso per avviare i dibattiti. Prima fra tutte, lo Scomparso, ossia l'attenzione rivolta al passato, alla storia e alla memoria. Ne sono emblematici i romanzi Fils unique di Stéphane Audeguy che reinventa la storia del fratello di Jean-Jacques Rousseau e Une education libertine di Jean-Baptiste Del Amo che ricrea l'atmosfera del libertinaggio sotto il regno di Luigi XV. Il Lontano sarà un secondo punto di cristallizzazione in quanto figura l'apertura all'Altro attraverso il viaggio fisico o spirituale. Molti scrittori francesi dimostrano di varcare le frontiere : dall'opera di Assia Djebar che esplora le proprie origini a quella di Patrick Deville che invita il lettore in romanzi del vagabondare e del viaggiare.

Infine il Prossimo che sarà da intendere come quella scrittura che dà voce ad un'esperienza collettiva, a una forma di romanzo corale, come avviene ne Les jardins publics di Gilles Leroy, o che dà voce a realtà sociali e quotidiane come nei gialli di Serge Quadruppani.

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