Dopo uno stupro a una ragazza di 19 anni avvenuto nei bagni del locale una decina di giorni fa, il questore di Varese Luigi Morelli ha chiuso e sospeso la licenza per 15 giorni al «Glow» di viale Milano, a Gallarate. Gli investigatori del commissariato locale infatti ieri hanno finalmente identificato e denunciato il 23enne presunto colpevole della violenza sessuale. Il provvedimento nei confronti del «Glow» arriva dopo che la condotta del personale del locale notturno è risultata alquanto discutibile proprio nel caso dello stupro.
Pur consci del grave episodio appena avvenuto, anziché allertare immediatamente le forze dell'ordine, chi lavora e gestisce il locale infatti, secondo la Procura di Busto Arsizio che ha coordinato l'inchiesta della polizia, si sarebbe limitato ad allontanare l'uomo, impedendone di fatto la sua immediata identificazione e complicando così l'inchiesta. La licenza del locale era già stata recentemente sospesa per pregressi e gravi episodi di violenza all'interno.
La 19enne stuprata era arrivata a Gallarate per trascorrere una serata con delle amiche. Verso le 3 gli agenti del commissariato sono stati avvicinati da due ragazze in viale Milano. Una di loro ha faticosamente raccontato di essere appena stata pesantemente molestata all'interno dei bagni del «Glow» da un 23enne che aveva appena conosciuto e con il quale, poco prima, si era limitata a scambiare due chiacchiere.
Quindi non era riuscita a sfuggire dal suo aggressore perché lui chiuso a chiave dietro di sé la porta del bagno evidentemente per agire indisturbato. La polizia ha avviato una serie di attività investigative che, insieme ai successivi e accurati approfondimenti d'indagine, hanno portato a rintracciare il responsabile dello stupro.
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