Giacomo Iacomino
La voce di Bruno Pizzul in sottofondo che racconta le vittorie in Europa del Milan di Berlusconi. La primissima casacca rossonera in bella mostra, con tanto di berretto e una perfetta riproduzione dei baffi di Herbert Kilplin, tra i fondatori e primo capitano del Milan Football & Cricket Club. Infine lo statuto originale della fondazione della squadra, datato 1900, in primo piano, su un piedistallo. È così che l'Auditorium Piero Calamandrei di Milano ha accolto circa duecento tifosi alla presentazione di Radio Rossonera, da ieri ufficialmente on air sul sito www.radiorossonera.it. Presenti anche Filippo Galli e Demetrio Albertini, due grandi protagonisti della storia del Milan. «Hanno vinto più Champions League loro che tutti i giocatori della Juventus messi insieme» è così che li introduce Giuseppe La Scala, vicepresidente degli azionisti di minoranza del Milan e tra i fondatori della radio. Un esperimento che nasce da un gruppo di tifosi blogger, ovviamente milanisti, amici da tempo e che hanno maturato nel corso degli anni una coscienza comune tra l'entusiasmo dei tempi d'oro e la rabbia per i periodi più bui. Oggi si torna a intravedere la luce, con il ritorno in Europa, la nuova società e i primi colpi di mercato. E infatti in sala i tifosi più giovani già sognano: «Ma secondo te se diamo in cambio Kucka, Lapadula e Niang Belotti ce lo danno?». I più adulti invece si limitano a dire: «Finalmente i giocatori arrivano, e non più cadaveri a parametro zero». Fabio Guadagnini, nuovo responsabile della comunicazione del Milan e presente alla conferenza, prende la parola e dà notizia dell'arrivo in aeroporto del nuovo acquisto Ricardo Rodriguez e che ieri ha superato le visite mediche. Applausi. «Non è Cristiano Ronaldo - commenta qualcuno - ma qualcosa si muove».
La sintonia con la nuova proprietà è evidente, lo slogan: «Metteremo i tifosi al centro del progetto» piace a tutti, Radio Rossonera compresa, la cui società editoriale sarà partecipata nella sua maggioranza dall'Associazione Milanisti 1899. L'obiettivo è raggiungere quota 1899 soci che possano garantire il finanziamento dell'operazione. I tifosi diventeranno così gli effettivi proprietari della radio e riceveranno anche un kit di benvenuto, contenente un cofanetto con il libro di Davide Grassi e Mauro Raimondi «Milan 1899» sulla fondazione della società rossonera e la ristampa del primo Statuto del Milan del 1900. La copia originale, rimasta intatta nonostante i 118 anni, verrà a breve ceduta a titolo gratuito alla società rossonera proprio da uno dei fondatori di Radio Rossonera: Giuseppe La Scala, avvocato e vicepresidente degli azionisti di minoranza del Milan, che al prezzo di 93mila euro ha acquistato il documento l'anno scorso all'asta: un vero e proprio certificato di nascita della squadra, riconosciuto e vincolato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che verrà esposto nel museo di casa Milan a partire da settembre.
Intanto Radio Rossonera, la figlia del Diavolo, è già partita: ieri due ore di puntata pilota tra mercato, telefonate del pubblico e rubriche dedicate al passato. Il palinsesto è ancora in via di sviluppo, presto si aggiungeranno la rassegna stampa e una trasmissione che si concentrerà sul settore giovanile. Non mancheranno gli sfottò rivolto ai cugini nerazzurri.
Una delle rubriche, come spiega Giuseppe La Scala, si chiamerà: «Meno male che l'Inter c'è»: «Un'occasione per prendere in giro amichevolmente la seconda squadra di Milano, in cui magari ricordare la cessione di Pirlo al Milan, o lo scambio alla pari tra Coco e Seedorf».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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