Altre accuse da Daccò Formigoni: "Mi dimetto, se provate i favori"

Il consulente, in carcere per la bancarotta del San Raffaele, rivela: "Il mio yacht era a disposizione del governatore della Lombardia". E Formigoni: "Se si dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me mi dimetterò"

Altre accuse da Daccò Formigoni: "Mi dimetto, se provate i favori"

Roberto Formigoni poteva usare lo yacht di Pierangelo Daccò da giugno a settembre. A rivelarlo è Repubblica, secondo cui il consulente, in carcere dal 15 novembre scorso per concorso in bancarotta nella vicenda del San Raffaele, avrebbe ammesso ai pm di aver pagato le vacanze al governatore della Lombardia.

Confermando le parole di un marinaio del suo yacht Ad Maiora, infatti, Daccò avrebbe detto che la sua nave era "a disposizione" gratuitamente di Formigoni per tutta l'estate e che quest'ultimo "era mio ospite" in diverse occasioni, tra cui almeno tre capodanni alle Antille.

Dal canto suo, il presidente della Regione Lombardia ha risposto che "se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò", ribadendo che nei viaggi "non è stato sperperato neppure un euro di denaro pubblico e non c’è nessuna indagine a carico di Regione Lombardia".

Infine Formigoni ha attaccato

Repubblica: "Non ho avuto a disposizione il materiale che ha avuto a diposizione illegalmente Repubblica. È stato compiuto un reato perché del materiale sottoposto a segreto istruttorio è stato pubblicato".

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