Nel mercato dell'arte la velocizzazione della rete ha portato a una conoscenza maggiormente consapevole del valore economico e intrinseco di qualsiasi manufatto. Al giorno d'oggi, dove tutto deve essere connesso e veloce, l'esigenza di approfondimento fa salire l'offerta maggiormente in quei campi dalle infinite possibilità che arricchiscono ogni tipo di cultura. Due sono le grandi battute d'asta che aprono la stagione invernale milanese e che si basano su questi concetti: «Dipinti antichi» e «Opere d'arte moderna e contemporanea», ambedue della Porro&C, che esporranno le raccolte in via Olona 2 e che saranno aperte al pubblico da sabato 23 a giovedì 28 novembre dalle ore 10 alle ore 18,30. L'ultimo giorno l'orario per i visitatori si accorcerà di un'ora, perché le collezioni verranno battute a partire dalle 17,30. Per quanto riguarda i dipinti antichi, Casimiro Porro e Umberto Savoia hanno visionato le singole opere, mentre per l'arte moderna e contemporanea la responsabile è Kimiko Bossi Porro e per la sezione gioielli Giovanni Bossi. Tra le opere di maggiore rilievo, è doveroso segnalare due stupendi ritratti di Cornelis van der Voort (Anversa 1576-Amsterdam 1624), stimati come base d'asta a 15mila euro. Degne di nota anche la «Madonna con bambino» del 1400 della Scuola Veneta e un'altra «Madonna con bambino» di Altichiero da Zevio (stima 80mila euro). Non manca un de Ribera, un olio su tela raffigurante San Francesco de Paola (stima 250mila euro); della Scuola Veronese del 1600 è invece da segnalare (stima 120mila euro) e, sempre in questo ambito, una «Lucrezia» (stima 120mila euro).
Un altro lotto di opere provenienti da un istituto di credito mette sul mercato una «Madonna con bambino e Santa Dorotea» di Polidoro da Lanciano, un artista attivo nel Rinascimento (stima 25mila euro). Oltre la presenza della Scuola Fiamminga, in battuta più opere di Guido Reni, fra le quali «Lucrezia romana si uccide pugnalandosi» (stima 140mila euro) e una «Sibilla» (stima 100mila euro). Di grande impatto il «San Sebastiano» del Guercino, un olio su tela del 1500 (stima 120mila euro). Tra gli italiani, ancora da segnalare Adeodato Malatesta con «Ritratto di gentiluomo in casa Molza» del 1500 (stima 25mila euro) e un «Fanciullo» di Francesco Cappella, una tela commovente del 1700 8stima 10mila euro).
Dal patrimonio di un ente provvidenziale sono arrivate opere di Il Gobbo, «Incoronazione della Vergine», Felice Borselli e Giovanni Battista Vanni, la «Sacra Famiglia» del rinascimentale Bartolomeo Cavarozzi , una «Rebecca al pozzo» di scuola genovese (XVII secolo) , un «Ritratto di giovane» del Tintoretto e una bella «Maddalena» di Guido Reni (stima 120mila euro). Per chiudere il settore antichità citiamo , fra gli altri, la Collezione Beneventana con opere di de Mura, Nicola Vaccaio, Giuseppe Bonino, Alessio d'Elia, Delacroix, Cannella e magnifiche vedute di Pozzuoli e Napoli con il Vesuvio della Scuola Napoletana del 1800.. A queste ai aggiungono i velieri di de Simone e altre gouaches su carta.
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