Lo ha tradito una telefonata di troppo. I malviventi romeni rubano sempre il telefonino alle loro vittime. E poi lo utilizzano per fare chiamate. Constantin Ovidiu Sandu - 31enne con piccoli precedenti per invasione di terreni - non ha fatto eccezione. E così è stato catturato. È lui, infatti, questo energumeno tatuato, che martedì 31 luglio ha bloccato e aggredito un ciclista pensionato di 74 anni, Giuseppe Rotolo mentre, arrivando dalla sua abitazione in via Ugo Bassi, percorreva il cavalcavia di via Farini, a ridosso dei binari della stazione Garibaldi. Dopo averlo picchiato selvaggiamente, il romeno lo massacrò di botte e lo derubò della bicicletta, di una collanina d'oro con il crocefisso e del borsello che conteneva anche il telefonino dell'anziano. Quindi il balordo scomparve, facendo perdere le proprie tracce.
«Quell'uomo era grande e grosso. E picchiava come un pugile. Avrà avuto una trentina d'anni. No, non era un nordafricano, ma aveva la pelle abbronzata» spiegò Rotolo alla polizia, non appena dichiarato fuori pericolo, dal suo letto dell'ospedale Niguarda. Dove si trova tuttora ricoverato, in prognosi riservata, per gli interventi di ricostruzione maxillo facciale dopo le fratture provocate dai pugni e dai calci ricevuti dal romeno. Vista la gravità del fatto gli investigatori si erano dati da fare immediatamente per realizzare un identikit dell'aggressore. Un'immagine che era stata diffusa tra tutte le pattuglie in giro per la città. Tuttavia è stato sempre lui, il pensionato, che ha riconosciuto immediatamente il malvivente che lo aveva pestato e rapinato quando la sua foto gli è stata mostrata insieme ad altre. «Eccolo lì» ha esclamato Rotolo immediatamente e senza esitazione vedendo l'immagine di Sandu volutamente mischiata tra molte altre.
Gli investigatori della squadra mobile sostengono di aver trovato il romeno giovedì pomeriggio nella zona della stazione Centrale. Per ora è accusato di rapina aggravata. Tuttavia i poliziotti hanno dichiarato che, a determinare la posizione dello straniero con maggiore precisione, sarà solo il certificato medico sulle condizioni della vittima. Rotolo, infatti, si sta riprendendo molto lentamente e, comunque, ha rischiato di morire per un'emorragia cerebrale. Al punto che il romeno ora potrebbe anche essere accusato di tentato omicidio.
Stavolta, come ci hanno tenuto a sottolineare gli stessi investigatori ieri mattina, si è trattato perlopiù di una «indagine tecnica», quindi basata quasi esclusivamente sulle intercettazioni telefoniche. Fino a poche ore prima del fermo, infatti, la polizia aveva ben pochi elementi utili alle indagini.
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