Brignano: «Ma che ridere l'Italia post tecnologica»

Il mattatore romano racconta la sua parodia sui vizi del progresso «Tra gag e musica ecco la finta modernità in formato smartphone»

Ferruccio GattusoNon serve scomodare Tomasi di Lampedusa per ricordare agli italiani che il cambiamento non è il nostro forte. Un virus sul quale, una volta accettata la sua incurabilità, conviene riderci sopra. Lo fa Enrico Brignano con «Evolushow 2.0», aggiornamento puntuale del suo precedente «Evolushow», in arrivo al Teatro Nazionale da questa sera al 20 marzo (ore 21, domenica ore 17, ingresso 64-29 euro, info 02.0064088). «Lo show va preso come un upload di una app dello smart-phone: spiega in modernese il comico romano Io e la forma del mio spettacolo siamo il cellulare, che resta lo stesso, mentre il testo è l'aggiornamento. Lo spettacolo è più corto e serrato, tutto sviluppato in un atto unico anziché in due atti, come il precedente». Il testo, appunto: quello che ci racconta attraverso monologhi, gag, canzoni e perfino qualche coreografia da varietà che gli italiani non sono tanto propensi all'evoluzione della propria specie dai difetti atavici. Solo che, in questa epoca, la tecnologia preme da tergo. Morale: siamo bravissimi ad adattarci alla modernità, quella esteriore, ma senza cambiare. Sul palcoscenico, insieme a Enrico Brignano, si «dimena» un corpo di danzatori, specialisti in evoluzioni atletiche in stile «parkour». Il forte sospetto è che il sornione comico romano non li seguirà su questo terreno: la sua agilità sta nel pensiero e nella lingua, non nelle movenze. «Il mio è un racconto diviso tra parola e musica spiega Brignano - una parte più tenera e romantica, e una dove si ride di più. Ho pigiato l'acceleratore su entrambe le caratteristiche: rispetto a 'Evolushow' c'è più romanticismo e più comicità». Musica per le orecchie di un pubblico che, negli ultimi tre anni, ha tributato allo showman il primato di incassi. Brignano si destreggia tra cinema, tv e teatro ma è proprio sul palcoscenico che dà il suo meglio, ed è in questa cornice che lui sembra divertirsi di più: «Di questi tempi sto leggendo con attenzione diversi soggetti per il cinema spiega l'attore, il cui ultimo film è stato Tutte le vogliono di Alessio Maria Federici ma non voglio fare film controvoglia. Alla tv per ora non penso: sono passato da Sanremo rubando tempo al teatro. Mi piacerebbe condurre un varietà evoluto, perché quello classico in tv non ha più niente da dire». Brignano è uno stand up comedian, uno che sta in piedi, basta vederlo in «Evolushow 2.0», dove si avvale di proiezioni video che lo accerchiano: «Attorno a me spiega ho uno schermo che circonda, a impedirmi vie di fuga».

Al centro della narrazione, la connessione imperante a Internet («Viviamo sempre on-line, una gabbia che non è necessaria») e una pioggia di cifre: «Ne ho mandate a memoria moltissime: il 18 maggio 1966, quando nacqui, c'erano 3 miliardi e 490 milioni di terrestri, ora sono oltre sette miliardi. Intorno alla Terra, che ha quattro milioni e 650mila anni di età, fluttuano 6.491 satelliti, e solo poco più di mille vengono utilizzati».

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