Cala il fatturato del crimine Ma sono sempre di più le case ripulite dai banditi

«Pochi, maledetti e subito» recita un vecchio adagio. Che, in qualche modo, sembra fatto su misura per commentare, almeno in parte, il bilancio dei dati sui reati denunciati nel 2012 e diffusi ieri dalla polizia a Milano e provincia in un confronto con gli ultimi 4 anni. Dare la colpa alla crisi, di questi tempi, sembra scontato. I crimini diminuiscono (-7 per cento). Eppure, quest'anno in aumento ci sono i cosiddetti «crimini predatori». Che lieviteranno, si prevede, anche nel 2013. In testa i furti in casa (21.591: nel 2008 erano poco più di 14.500) e nei negozi, così come le rapine in appartamento (quest'anno sono state 263: + 40 per cento), per strada e, soprattutto, nelle attività commerciali (+ 23 per cento). Che, insieme alle denunce per usura (+ 83 per cento) danno un efficace spaccato dei momenti difficili che viviamo.
Il questore Luigi Savina, che nella sua carriera da superpoliziotto è stato soprattutto un investigatore, crede nella prevenzione. «Bisogna incontrare la gente, informarla, diffondere una vera cultura della legalità, anche tra le categorie di commercianti come i farmacisti», ha spiegato ieri mattina. «Ci sono regole di base da seguire sempre e senza indugio e abbiamo preparato un vademecum da diffondere tra la gente. Il messaggio di Belen che racconta su Facebook che sta partendo per l'Argentina è un invito per i ladri a “farle visita” durante la sua assenza».
Vietato quindi “twittare” le proprie intenzioni di viaggio. E obbligatorio, ormai, dotarsi di sistemi di sicurezza, ma per usarli: non serve avere l'allarme e poi non inserirlo. Così come bisogna acquistare serrature più moderne per gli ingressi delle case: quelle famose dette a “doppia mappatura” ormai non hanno più segreti per i topi d'appartamento.
Un esempio lampante in questo senso lo darebbe il crollo delle rapine in banca (- 26 per cento, 117 quest'anno contro le 159 del 2011 e, addirittura, le 407 del 2008). «Gli istituti di credito si sono dotati di sistemi di sicurezza molto più validi di quelli usati in passato e hanno ridotto il contante a favore delle carte di credito» ha dichiarato il questore.
Lo stesso discorso Savina lo applica alle violenze sessuali. L'aumento, rispetto al 2011 è irrisorio, così come gli ammonimenti di allontanamento per stalking sono stabili. «Vogliamo fare, però, una vera e propria campagna di prevenzione tra le donne, “Aiutaci ad aiutarti”. Si tratta di dieci regole-base, su come comportarsi in caso di pericolo, nonché numeri e indicazioni per chi voglia denunciare».
Ciò che preoccupa ancora Savina è l'ordine pubblico: «Ci aspettano momenti di grande impegno da qui a giugno per le elezioni politiche e regionali, senza contare gli eventi sportivi e d'interesse sociale e pubblico che solo quest'anno sono stati oltre 1500». Mentre calano le associazioni mafiose (-28 per cento).
Infine gli omicidi. Compresi quelli denunciati ai carabinieri, nel 2012 ci sono stati 21 assassinii in città, con 22 vittime e 11 in provincia con altri 14 morti. Per un totale di 36 delitti (15 risolti in città e 8 in provincia) contro i 29 del 2011. Restano irrisolti, e sembra lo rimarranno, ben tre duplici omicidi. Il più eclatante, quello della sera del 10 settembre in via Muratori, nel quale due sicari in moto uccisero il 43enne Massimilano Spelta e la sua compagna Carolina Ortiz Payano, 21 anni, risparmiando invece la loro bimba.

Non si conoscono ancora nemmeno gli assassini dell'imprenditore Antonio Campanini, 81 anni e di Azucena Moreno Laino, 78enne argentina, ex badante dell'uomo e poi compagna, trucidati nel salotto della loro villetta di via Adige a Vimercate nella notte tra il 3 e il 4 gennaio; e quelli del 51enne albanese e del nipote di 27 anni uccisi a colpi di pistola e fucile il 16 novembre, mentre erano in via Mazzini, ad Abbiategrasso.

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