Il match sugli oltre 3.200 emendamenti al Bilancio di previsione 2020 giovedì scorso non è nemmeno iniziato per mancanza del numero legale. Oggi nuovo round e non dovrebbero esserci sorprese. La Lega ha depositato 1.655 richieste di correzione (quasi la metà), seguono i 1.318 emendamenti del consigliere di Fratelli d'Italia Andrea Mascaretti, i 125 di Forza Italia, 59 del Movimento 5 Stelle, 7 di Matteo Forte (Milano Popolare), gli altri sono divisi tra Pd, Milano Progressista e Basilio Rizzo. Di tutto un po'. Il consigliere Fi Alessandro De Chirico chiede di stanziare 500mila euro per l'installazione di una cancellata intorno a piazza Duca d'Aosta, in modo da blindare di notte l'area davanti alla stazione. Stessa cura «contro aggressioni e schiamazzi» per i portici di via Vittor Pisani, «almeno nella parte finale verso la stazione».
Da anni residenti e commercianti protestano contro il degrado e l'insicurezza della zona. A prima firma di De Chirico è anche l'emendamento che propone di finanziare un servizio su appuntamento con operatori che comunichino con il linguaggio dei segni agli sportelli comunali. Sempre in chiave anti-barriere, «led luminosi che indichino le fermate su tutti i mezzi di superficie». Il capogruppo Fi Fabrizio De Pasquale elenca (tra le varie proposte) quella di creare un'assicurazione per gli over 70 che cadono a causa di buche e insidie stradali, sconto Imu e Tari a chi si impegna a rottamare la vecchia caldaia, fondi per ripristinare le fermate soppresse lungo la linea 24 e 27 del tram, buoni per iscrivere i figli in palestra o a società sportive alle famiglie a basso reddito, sostegni all'affitto alle scuole paritarie che svolgono funzione sociale («è il caso della Montessori di via Milazzo»), un fondo per le spese legali dei vigili chiamati a giudizio. E Fi propone anche di «dimezzare quest'anno la tassa di soggiorno per attutire i colpi dell'allarme coronavirus sul turismo, un aiuto agli albergatori». Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli porterà in aula con una mozione urgente il tema del Tribunale europeo dei brevetti che dopo la Brexit dovrà lasciare Londra: Milano si era fatta avanti per prima ma prende quota l'ipotesi che il governo semmai sostenga Torino. «Dopo aver perso Ema perderemo pure il Tribunale dei brevetti - teme Morelli -. Mentre le capitali europee si muovono, Palazzo Chigi è distratto da beghe e Torino potrebbe essere l'unica città italiana in pole position. merito del sindaco Sala che ha perso tutto il suo potere nei luoghi che contano».
Mascaretti (Fdi) punta su videosorveglianza, più incentivi al cambio auto («servono politiche ambientali serie e basate su conoscenze scientifiche certe, non blocchi auto ideologici»), famiglia, piccole imprese. Le botteghe artigiani soffrono la concorrenza dei colossi che vendono on line e consegnano a domicilio. «Va incentivata la creazione di reti tra piccoli artigiani che possano contrapporsi alle grandi app» sostiene. E chiede contributi per la videoassistenza degli anziani. Il capogruppo Filippo Barberis anticipa le linee del Pd: «Raddoppio dei fondi per il ricambio dei veicoli privati (da 4mila a massimo di 8mila euro) e ampliamento della platea grazie a revisione del tetto Isee e accesso ad associazioni e onlus. Più fondi per servizi diurni e ore di sostegno scolastico per gli studenti disabili, aumento del budget destinato ai presidi per piccole manutenzioni, sostegni alle neo mamme, più risorse per auto elettriche e bici ai vigili nei quartieri».
Da sinistra, Fedrighini, Tosoni e Gentili di Milano Progressista fanno asse con il dem Monguzzi per «eliminare la possibilità di permutare l'area verde di via Ciclamini con quella di via San Cristoforo». Il cambio d'area consentirebbe a Fondazione Biffi di ampliare una residenza anziani ma ci sono 35 alberi a rischio.
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