Seregno, Seveso, Carate Brianza, Brugherio e Nova Milanese. Con cinque Comuni ancora da assegnare, la Brianza è l'epicentro del voto amministrativo di domani in Lombardia. Erano otto i sindaci da eleggere, alla vigilia del primo turno, due settimane fa. Tutti gli uscenti brianzoli (tranne Lazzate e Seregno) erano del Pd, eredi di una stagione di grande espansione elettorale dei democratici, in una terra - la Brianza - tradizionalmente cattolica e poi molto propensa a votare centrodestra. Lazzate era una roccaforte della Lega e tale è rimasta. A Cogliate la sinistra ha dovuto cedere: ha vinto l'accoppiata Lega-Forza Italia. A Macherio il centrosinistra si è tolto l'unica (per ora) soddisfazione con Mariarosa Redaelli, che ha vinto col 49%. L'area del Pd è avanti anche a Brugherio, favorito anche dalle divisioni in casa altrui. Marco Troiano è arrivato al 49,1% e Massimiliano Balconi rincorre con 20 punti di distacco. Ma la sinistra rischia grosso a Carate Brianza, che peraltro è il Comune del vicepresidente della regione Fabrizio Sala, coordinatore provinciale di Forza Italia, instancabile nel sostegno ai candidati del centrodestra. A Carate il 34enne Luca Veggian di Forza Italia è letteralmente volato al primo turno, e per soli 12 voti non è riuscito a strappare direttamente il Comune alla sinistra. Anche Seveso è molto ampio il vantaggio del centrodestra, con Luca Allievi, che sopravanza di 19 punti Paolo Butti, candidato da Pd e liste civiche. Intanto un'altra forzista, Ilaria Cerqua (nella foto), è avanti a Seregno, il Comune più grande fra quelli al voto (conta 36mila elettori). Cerqua è arrivata al 38,1 e il candidato del Pd, Alberto Rossi, al 35,5.
Meno di 500 li separavano due settimane fa, per cui l'esito è davvero incerto. La partita è molto aperta anche a Nova Milanese, dove sono meno di duecento voti a separare Eugenio Pizzigallo (40%) e Fabrizio Pagani (38,2%).
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