In città la voglia di mattone non va in crisi

In città la voglia di mattone non va in crisi

In barba alla crisi e a tutte le paure, i milanesi hanno ancora voglia di casa. Certo: la non facile congiuntura economica spinge sempre più verso soluzioni alternative all'acquisto di un immobile. Ma la domanda resta comunque piuttosto alta. E l'atteggiamento verso l'argomento è decisamente positivo. Perché chi non compra si prepara, comunque, a comprare in un futuro molto prossimo.
Lo assicurano gli esperti del Meca (Mercato milanese della casa) riuniti la prossima settimana a Palazzo Giureconsulti, in piazza Mercanti 2, per la seconda edizione dell'iniziativa che aprirà i battenti sabato prossimo, il 27 ottobre, per terminare lunedì 29.
Una tre giorni di full immersion su immobili e dintorni, aperta al pubblico (l'ingresso è gratuito) che, nel pieno centro di Milano, potrà confrontarsi con esperti del settore - notai, agenti immobiliari e costruttori - e sviscerare l'argomento casa sotto ogni punto di vista.
Oltre agli incontri informativi, infatti, Osmi Borsa immobiliare di Milano, il consiglio notarile ambrosiano Assimpredil Ance e la Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d'affari) di Milano e Monza hanno organizzato veri e propri salottini dove la gente potrà rivolgere domande pratiche di ogni tipo a professionisti ed esperti e ricevere una consulenza gratuita e personalizzata. Un'opportunità unica per entrare in contatto con tutti i principali attori della filiera immobiliare e «toccare con mano» le proposte che meglio rispondono alle esigenze di ognuno.
Ma come si evolve la domanda di abitazioni da parte dei potenziali acquirenti milanesi e brianzoli? Gli esperti del Meca, basandosi sui dati forniti fino a luglio di quest'anno dalla Camera di commercio, hanno evidenziato un calo generalizzato della domanda, riconducibile alle difficoltà di accesso al credito (85 per cento degli intervistati), alla congiuntura economica (66 per cento) e alla precarietà del mercato del lavoro (57 per cento). Solo il 9 per cento degli operatori, invece, ha fatto riferimento alla difficoltà dei potenziali acquirenti di cedere la precedente abitazione per poter acquistare un nuovo immobile.
La voce degli operatori del settore immobiliare locale registra però che è ancora alta la «voglia di casa» dei milanesi. E cresce l'interesse per le soluzioni alternative all'acquisto. In particolare, il 43 per cento degli espositori Meca dichiara di aver riscontrato un diretto interesse per la soluzione dell'affitto con riscatto, il 33 per cento per l'affitto tradizionale e il 24 per cento per la permuta.
Al Meca domanda e offerta s'incontrano. I milanesi che parteciperanno all'iniziativa potranno contare, infatti, anche su una vetrina di circa 5mila offerte immobiliari, di cui 4mila600 nuove abitazioni e il 75 per cento di classe A.


«Dopo il successo della prima edizione, Meca rappresenta un tangibile segno di ripresa in un momento di congiuntura negativa per il settore immobiliare e delle costruzioni» ha dichiarato Claudio De Albertis, Presidente di Assimpredil Ance.

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