"Scusi, dov'è il Duomo?"Monumenti e musei introvabili

A un anno dall'Expo Milano non ha cartelli e masse di turisti vagano per strada alla ricerca di informazioni

"Scusi, dov'è il Duomo?"Monumenti e musei introvabili

I turisti sono in difficoltà quando in giro per la città sono alla ricerca dei musei. Non è una novità, è un dato di fatto. Sono costretti a muoversi con la cartina sotto gli occhi e non sempre trovano la meta. A molti lettori che bazzicano per il centro sarà capitato di essere stati interpellati. Addirittura è successo anche a noi mentre giravamo per Milano proprio per verificare sul campo le difficoltà che incontrano i turisti. All'angolo di via San Vittore con via Olona due ragazze di Barcellona ci hanno chiesto dov'era la basilica di Sant'Ambrogio. Oltre all'indicazione abbiamo spiegato loro cosa stavamo facendo ottenendo i complimenti. Anche in via Boccaccio due turisti australiani (nella foto in pagina) ci hanno chiesto indicazioni per raggiungere Santa Maria delle Grazie.

Nel nostro giro siamo partiti dall'arrivo dell'autobus che proviene da Linate in via Larga e lì non c'è nessuna indicazione per il Duomo. Anche in San Babila la freccia con la direzione del Duomo non si trova e lo stesso si può dire per le intersezioni delle strade che sfociano in Corso Vittorio Emanuele. Inoltre anche i turisti che visitano via Montenapoleone, classica meta per gli acquisti, non trovano indicazioni per il Duomo. Ci sono però i cartelli per gli alberghi Four Season e Bulgari. Lo stesso si può dire per chi si trova in Piazza della Scala. In buona sostanza o il Duomo si sa dov'è o, se non si conosce Milano, si deve chiedere il percorso da seguire per raggiungerlo. I cartelli non ci sono e chi è stato all'estero sa come sono organizzate le grandi città europee. Sembra paradossale ma è così. Solamente in metropolitana ci sono le indicazioni del Duomo con il simbolo del monumento. Poi però è più volte indicato Corso Vittorio Emanuele ma non Galleria o Scala. La mancanza di segnaletica del Duomo si riscontra anche per la Scala e relativo museo o per la Galleria. Così in città non ci sono cartelli per due noti templi del turismo. Anche all'inizio di via Manzoni non ci sono indicazioni. In un contesto di questo tipo una nota di merito va al Museo Bagatti Valsecchi che all'angolo tra via Montenapoleone e via del Gesù ha posto un cartello. Però dall'altra parte in via Spiga il cartello manca. Inoltre se ci fosse anche all'inizio e alla fine di via Montenapoleone favorirebbe i turisti. Il Museo Poldi Pezzoli non è indicato né all'inizio né alla fine di via Manzoni. Si riconosce da vicino per alcune bandiere rettangolari. Alla fermata Montenapoleone della Linea 3 c'è l'indicazione del Museo del Risorgimento ma all'uscita, cioè all'inizio di via Borgospesso, non c'è alcun cartello. Ben segnato in Metropolitana Duomo anche il Museo del Novecento che si vede all'uscita della metrò e quindi non necessita di ulteriori indicazioni. Nessuna segnalazione in metrò per Palazzo Reale. E lo stesso si può dire per le piazze e vie circostanti. In via Spadari angolo via Victor Hugo c'è un cartello per la Pinacoteca Ambrosiana ma manca in via Orefici.

Anche alla fermata Sant'Ambrogio della linea 2 c'è l'indicazione per la Basilica e per il Museo della Scienza e della Tecnologia. Quando si esce però dalla metrò non ci sono cartelli. La carenza è più significativa soprattutto all'inizio di via San Vittore per il Museo della Scienza e della Tecnologia. Invece per lo stesso museo all'angolo con corso di Porta Vercellina ci sono due cartelli sia da sinistra che da destra. Alla fermata Conciliazione non ci sono indicazioni per quest'ultimo museo e neppure quelle per la Triennale. Però sono indicati Cenacolo Santa Maria delle Grazie. Dalla fermata Conciliazione una serie di cartelli portano alla chiesa e al Cenacolo (all'uscita della metrò, angolo Boccaccio, in Piazza Giovine Italia e all'inizio di via Caradosso). Altra indicazione all'angolo Carducci-Magenta e in corso Magenta in prossimità della chiesa. È un esempio che dovrebbero seguire tutti i musei milanesi. Passando all'altra fermata Cadorna non ci sono indicazioni né per Il Museo della Scienza né per Cenacolo Santa Maria delle Grazie ma è indicata la Triennale. Fuori dalla MM però nessun cartello. Anche per la Pinacoteca di Brera nessun cartello indicativo all'angolo con via Pontaccio mentre è presente l'indicazione all'intersezione con via Dell'Orso.
Un altro capitolo riguarda il Castello perché in prossimità del Duomo, in Piazza Mercanti, non c'è alcuna indicazione per il Castello. Anche alla fermata della metro di piazza Cairoli Castello ci sono le uscite con le indicazioni piazza (parola solo in italiano) Castello senza il simbolo come invece avviene in piazza Duomo. Quando poi un turista esce dal Castello e vuol dirigersi in Duomo non trova nessuna indicazione. Chi sceglie di raggiungere il Castello in auto ci deve arrivare con il navigatore perché indicazioni stradali precise non ce ne sono. Basterebbe aggiungere ai cartelli in Porta Volta la parola Castello a quella centro.

Nessun cartello anche per il Palazzo Reale e per la Triennale. Una città che guarda all'Expo quindi dovrebbe attrezzarsi presto perché non è pensabile obbligare i turisti a girare solo con le cartine.

Oltretutto non si può dire che la spesa per le indicazioni sarebbe onerosa perché ogni cartello personalizzato costa circa 35 euro e circa 40 euro il palo relativo. Inoltre suggeriremmo di completare la piantina delle linee della metropolitana con accanto a ogni fermata i nomi dei musei più prossimi. Identica cosa per le fermate dei mezzi di superficie.

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