Cristina Bassi
Un boato ha svegliato d'improvviso Rescaldina alle 7.37 di ieri. Un'esplosione che ha fatto crollare un'intera ala di una palazzina a due piani al civico 34 di via Brianza, nella cittadina in provincia di Milano non lontana da Busto Arsizio. Le pareti e i soffitti di tre appartamenti si sono accartocciati su se stessi, collassando. Le persone coinvolte sono nove, tra cui quattro bambini. Sono tutti italiani. I feriti più gravi sono cinque: un 32enne e due adulti e due bimbi della stessa famiglia. Il padre, Saverio Sidella di 45 anni, è stabile ma rischia la vita. Viste le conseguenze dello scoppio, è un vero miracolo che sia stata evitata la strage.
Ai feriti si aggiungono gli sfollati, 27, residenti negli altri appartamenti del condominio. Le abitazioni erano in tutto 12 e anche quelle non crollate sono lesionate. La causa del disastro sarebbe, dalle prime verifiche, una fuga di gas nell'appartamento al pian terreno. Sul motivo della perdita gli inquirenti non si sbilanciano. Il gesto intenzionale sarebbe escluso. Ma non c'è neppure la certezza che la fuoriuscita sia stata accidentale. Né ci sono per ora elementi per propendere per un'ipotesi alternativa. Tutte le piste sono aperte e in serata i rilievi erano in ancora in corso. Di certo questo nodo investigativo merita approfondimenti accurati, le indagini sono coordinate dalla Procura di Busto Arsizio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Legnano, il 118 e i vigili del fuoco. I soccorritori hanno subito cominciato a scavare per estrarre i feriti dalle macerie. Alcuni erano già riusciti a liberarsi, ma per salvare il 32enne che abitava da solo al primo piano ci sono volute più di due ore. È ricoverato all'ospedale di Varese, in osservazione per una frattura al perone.
L'intera famiglia che abitava al piano terra è grave per le ustioni riportate. Genitori e bambini sono tutti in prognosi riservata. Il padre, 45 anni, è in terapia intensiva al Niguarda. È sedato e intubato. In serata la sue condizioni sono peggiorate. La madre, 51 anni, si trova all'ospedale di Legnano in terapia intensiva. Ha ustioni al volto, al dorso e agli arti inferiori. Un loro figlio di 10 anni, sempre in terapia intensiva al Niguarda, ha bruciature sul 20 per cento del corpo. Il fratellino di 7 anni infine è stato trasferito all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Ha ustioni sul 35 per cento del corpo ed è intubato. La famiglia che abitava al secondo piano, padre e madre di 41 e 40 anni, una figlia di 7 e un figlio di 3, è invece ricoverata all'ospedale di Busto Arsizio, dove sono arrivati in codice verde.
In via Brianza è arrivato anche il procuratore capo di Busto Arsizio Gian Luigi Fontana. La Procura ha aperto un fascicolo per crollo colposo a carico di ignoti. L'edificio è sotto sequestro. Tutti i residenti sono stati sgomberati, per motivi di sicurezza e per le verifiche sulla stabilità. Dopo l'esplosione erano scesi in strada ancora in pigiama. «Al momento - spiega il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo - sono tutti sfollati perché anche la parte della casa rimasta in piedi è inagibile e lo sarà probabilmente per qualche tempo». All'inizio le famiglie sono state alloggiate in oratorio.
«Molti di loro - conclude il primo cittadino - verranno ospitati da parenti e amici mentre per un paio di famiglie stiamo cercando una sistemazione temporanea». La palazzina verrà costantemente sorvegliata dalle forze dell'ordine, anche per evitare episodi di sciacallaggio.
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