Denunciati 60 "furbetti" e 1.400 allontanamenti dai parchi non recintati

I blitz dei vigili nelle aree verdi dal 18 marzo. Dimezzati i rifiuti nei cestini, più wc chimici

Denunciati 60 "furbetti" e 1.400 allontanamenti dai parchi non recintati

Per archiviare velocemente le polemiche e i rischi provocati dagli assembramenti e dai runner nei parchi il Comune a metà marzo ha chiuso tutti i 196 giardini recintati, anticipando di qualche giorno il divieto poi esteso a tutta Italia dal decreto «anti Covid» del governo. E dal 18 marzo pattuglie ad hoc dei vigili hanno perlustrato le aree verdi non recintate per evitare che i milanesi si concedessero un'ora d'aria non autorizzata. Il bilancio è stato di 1.400 persone allontanate con le buone e 60 denunce o multe. I controlli sulle restrizioni imposte già da prima, come i bar e ristoranti che devono rimanere tassativamente chiusi, hanno portato invece a 105 sanzioni (poche rispetto alle 14.750 rilevazioni) e 9 sequestri per abusivismo commerciale (su 337 verifiche). Trovati tutti regolarmente a domicilio le persone contagiate e sottoposte all'obbligo di quarantena, su 855 controlli i ghisa non hanno riscontrato nessuna violazione. Cinque persone denunciate (su 415 controllate) perchè si trovavano per strada senza giustificato motivo. Sono i primi dati degli interventi della polizia locale riferiti ieri in videoconferenza ai consiglieri dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Che si è difesa dalle polemiche sollevate da sindacati e centrodestra per i due terzi del Corpo tenuto in ferie forzate. «Sono strumentali - ha sostenuto -, non è un'emergenza qualsiasi, un alluvione o un terremoto, abbiamo fatto approfondimenti e per casi di pandemia come questo che hanno una durata lunga serve una business continuity, la capacità di gestire servizi essenziali anche sotto stress, quindi visto che anche gli agenti non sono immuni al contagio e hanno bisogno di turni di riposo ci servono vigili in panchina per sostituire chi eventualmente andasse in quarantena o se i servizi venissero ancora rimodulati in base alle ordinanze». Ricorda che alcuni servizi come il presidio dei mercati rionali (chiusi) o il controllo ordinario delle soste o sulle ordinanze di Area B e Area C sono sospesi, le pattuglie che presidiavano i luoghi della movida sono state trasferite davanti agli ospedali, nelle aree verdi, fuori dai supermercati o a supporto di enti che distribuiscono pacchi invece di pasti in mensa. «Abbiamo una media di 240 equipaggi organizzati sulle 24 ore tra i 450 e 500 vigili a seconda dei turni e delle necessità, 730 che continuano a lavorare in smart working e 500 negli uffici» riepiloga. Col traffico ridotto di due terzi sono calati anche i rilievi per incidenti stradali. Scavuzzo non segnala invece un aumento dei casi di Tso, per le pattuglie dedicate è previsto un kit ad hoc (guanti, mascherine, tuta e visiera). Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico ha sollecitato maggiori controlli sui rider che si assembrano davanti a ristoranti e rosticcerie per la consegna pasti a domicilio, il capogruppo Fabrizio De Pasquale contesta la riduzione dell'organico quando «si registra un aumento delle occupazioni abusive e furti di notte nei negozi».

Passando ad Amsa, ad oggi sono stati sanificati 2.500 km di strade ed entro venerdì verrà coperta almeno una volta tutta la città. L'assessore Marco Granelli ha riportati alcuni effetti della «chiusura» della città su servizio e consumi: la raccolta dei rifiuti porta a porta è calata del 25% (dal 29% in meno dell'organico al 14% della plastica), con bar e ristoranti chiusi la raccolta dell'organico non domestico è crollato del 70%, quasi dimezzato (-43%) lo svuotamento di cestini e cestoni stradali. Meno 80% di afflusso nelle riciclerie (aperte solo 2 su 5, Muggiano e Olgettina).

Il servizio è stato rimodulato di conseguenza. E visto che i locali sono chiusi sono stati posati più wc chimici all'aperto. Otto da inizio emergenza gli operatori contagiati da inizio emergenza e 32 i «contatti diretti» isolati.

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