Donna molestata, nessuno la aiuta E una banda rapina un sordomuto

Indifferenti, impauriti, probabilmente anche molto diffidenti, soprattutto in quelle zone della città che non possono certo dirsi sicure. È questo il ritratto che emerge dei milanesi dopo due fatti di cronaca accaduti in meno di 24 ore tra martedì e ieri e che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine: una ragazza palpeggiata ripetutamente da uno straniero per strada e un adolescente sordomuto aggredito e rapinato fuori da scuola da quattro coetanei bulli.
Ma andiamo per ordine. Martedì sera all'angolo tra via Padova e via Cavezzali, in zona Turro, erano le 18.30. Il buio (a quell'ora la luce se n'è già andata), la scusa della fretta. E un quartiere che non gode certo di una bella fama. Così, quando Barbara C., una studentessa italiana 23enne dell'Isef, che camminava sul marciapiede, ha chiesto aiuto con gesti e grida per far allontanare quello straniero che le aveva toccato il sedere e sembrava non voler «mollare la preda», nessuno tra i passanti le ha dato retta. A quel punto, anziché correre a casa atterrita, la studentessa si è resa conto che il cellulare con il quale stava andando in giro e ascoltando musica con le cuffiette, poteva servirle anche ad altro. Scollegatasi senza indugio dalle canzonette, quindi, la ragazza ha avvertito il 112. E mentre aspettava l'arrivo di una pattuglia dei carabinieri, ha tenuto d'occhio, a debita distanza, il suo palpeggiatore. Anzi: per un po lo ha anche seguito, prendendo nota mentalmente della direzione che l'uomo aveva preso quando è scomparso dalla sua vista. Una volta che i militari sono giunti sul posto ha potuto essere così molto precisa: «Quel tipo, credo proprio sia un nordafricano, si è diretto là - ha dichiarato la studentessa indicando ai carabinieri la via Cavezzali -. Indossava un giubbino bicolore blu e bianco. Ma soprattutto gli mancavano diversi denti».
Ai militari in pattuglia si sono aggiunti quelli del nucleo investigativo. Che, infatti, dopo aver perlustrato la zona, hanno rintracciato lo straniero non molto lontano dal luogo dove aveva avvicinato e molestato Barbara. Così, in manette, con l'accusa di violenza sessuale, è finito un egiziano 45enne, pregiudicato e clandestino.
Nessuno si è sognato di dare una mano neanche allo studente 16enne sordomuto che è stato aggredito e rapinato da quattro suoi coetanei all'uscita dal liceo artistico «Umberto Boccioni» di piazzale Arduino, al Corvetto. Il fatto è accaduto alle 14.10, ma la polizia è stata allertata al 113 solo alle 15 (quindi quasi un'ora dopo) da un passante. La vittima - che dopo l'aggressione ha atteso pazientemente, davanti alla scuola, l'arrivo dei genitori che dovevano andarlo a prendere - ha riferito di essere stato avvicinato con la scusa di chiedergli l'ora dai bulli (tutti italiani tranne un africano) che gli hanno strappato il cellulare e sono fuggiti.

Il ragazzino li ha inseguiti per farsi restituire il telefono ma è stato raggiunto da un pugno al volto e poi minacciato con un coltello dai ragazzini che lo hanno ulteriormente rapinato dei venti euro che aveva nel portafoglio.

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