E sulle panchine del basket si gioca una finale milanese

Sfida stellare sul parquet londinese dove tiravano e schiacciavano i più grandi del basket mondiale. Una finale da brividi quella che ha visto ieri il «dream team» americano battere la Spagna che ha lottato però fino all'ultimo canestro per cedere l'oro solo all'ultimo. Una finale che avrà però fatto venire la pelle d'oca anche ai tanti appassionati del basket milanese che si sono trovati a viverla davanti alla tv. Già, perché sulle panchine dei due squadroni c'erano due grandi volti del basket milanese. Due grandi protagonisti della scena che legano nella stretta finale di mano il grande passato e il presente dell'Olimpia Milano: Mike D'Antoni (nel tondo in alto) e Sergio Scariolo (in basso). Ieri nella bolgia della North Greenwich Arena di Londra si affrontavano non solo Kobe Bryant e Paul Gasol, tanto per fare due nomi, ma l'indimenticato Mike D'Antoni assistente sulla panchina americana ma play e poi mister per quasi 20 stagioni d'oro al Palalido. Un atleta, che giocò anche in azzurro e che ha messo le sue mani e la sua firma su 5 scudetti e diverse coppe europee festeggiate a Milano. E dall'altra parte, coach spagnolo, c'era il presente del basket meneghino che oggi veste Armani e pensa in grande. Quel Sergio Scariolo che ha il compito di riportare a Milano lo suddetto già sfiorato quest'anno e che ieri, nei time out, spiegava schemi e tattica in spagnolo perfetto a Gasol e compagni.

E stata una partita tirata con il Dream team che ha replicato all'oro di Pechino in un'identica finale. E' stata una sfida di grande basket, come quello a cui Mike D'Antoni aveva abituato l'esigente platea milanese. E come quello che sogna di far rivivere mister Scariolo.

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