Giulia Di Leo
Cosa sanno e cosa pensano i giovani del gioco d'azzardo e qual è il loro comportamento nell'ambito dell'uso e abuso di videogiochi nei luoghi fisici e nella rete. Sono le domande a cui ha risposto «Milano No-Slot», lo studio conoscitivo realizzato nei mesi di marzo-maggio 2018 grazie alla partnership tra il Comune e Cooperativa Lotta, Comunità Nuova, Comunità A77 la Banda degli Onesti Onlus e Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche.
Su un campione di 3.500 studenti tra i 15 e i 19 anni è emerso che quasi uno su cinque non sa che il gioco d'azzardo è vietato ai minori e che, in particolare, le ragazze e gli studenti non conoscono la normativa, soprattutto quella riferita alle lotterie istantanee come i Gratta&Vinci. Diversa è la consapevolezza dei luoghi in cui si può giocare: per il 70% dei giovani questi sono a meno di 10 minuti da casa e, invece, per il 56% da scuola; a fronte della facile accessibilità al gioco, al 28% degli studenti l'attività è stata vietata almeno una volta.
L'alta percentuale di accessibilità e, per contro, il basso numero di divieto al gioco derivano perlopiù da un problema legato al non rispetto dei regolamenti da parte dei gestori e alla diffusione di siti di scommesse online. Risulta, così, che il 45% degli studenti abbia giocato almeno una volta nella vita e il 39% l'abbia fatto nell'ultimo anno, con stime più elevate tra i maschi e progressivamente crescenti in rapporto all'età. In particolare, quasi un ragazzo su due sotto i 19 anni ha giocato e, almeno una volta nella vita, l'ha fatto l'oltre 42% dei minori. Tra chi, invece, ha giocato nell'ultimo anno, ben il 63% è costituito da minorenni e il 26,7% risulta già un giocatore a rischio (14,8%) o problematico (11,9%). Le percentuali maggiori sono riscontrabili tra i maschi (16,8% a rischio, 14,9% problematici) e tra i maggiorenni (17,7% a rischio contro il 12,5% tra i minori).
Per l'uso de i videogiochi, il 92% degli studenti ha giocato almeno una volta, il 79%, soprattutto maschi e minori, lo ha fatto nell'ultimo anno. Infine, il 12% dedica almeno 3 ore al giorno ai videogame, percentuale che arriva al 25% nei giorni extrascolastici.
In entrambe le attività analizzate risulta che i ragazzi siano più facilmente portati all'azzardo e al gaming da strumenti frequentemente in loro possesso, come smartphone e console: i telefoni vengono preferiti dalle ragazze, mentre gli apparecchi elettronici dai maschi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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