«Granchio e linguine: ecco il mio cenone»

I progetti del Just Cavalli, il ristorante di divi e vip nel giardino sotto torre Branca

Michele VanossiIl Just Cavalli è da anni il simbolo della vita notturna milanese e non solo. Nato da un'idea dello stilista Roberto Cavalli è caratterizzato da una struttura semicircolare in ferro e vetro e si trova sotto la torre Branca al Parco Sempione. L'ambiente si contraddistingue per l'eleganza e i colori caldi di mobili e accessori che richiamano alla linea della famosa maison, ma anche per il verde del giardino fruibile non solo durante la stagione calda.Al bar, da sempre parterre di feste chic e trendy dove vip, politici, calciatori sono di casa e ci si scatena coi ritmi delle hit più conosciute, si possono degustare ottimi aperitivi e drink accompagnati da sontuosi buffet. Non tutti però conoscono il ristorante del Just Cavalli. Qui da sei anni è di casa lo chef Fabio Francone. Definisce tradizionale la sua cucina ma innova e utilizza esclusivamente ingredienti di ottima qualità. I sapori mediterranei sono arricchiti con aromi e salse da tutto il mondo. Stupisce ed emoziona la clientela accostando i piatti e le materie prime della tradizione italiana a ingredienti come crudo e cotto di branzino con infusione di olive taggiasche. Un modo particolare per accendere l'inverno.Ci racconti come sei approdato ristorante del Just Cavalli? «Dopo anni di gavetta in vari ristoranti in giro per il mondo, il gruppo Cavalli mi ha contattato e chiamato per dirigere questo progetto».C'è un big chef al quale ti ispiri?«Sicuramente! Antonino Cannavacciuolo».Quale è il tuo piatto forte?«Il king krub dell'Alaska (granchio reale), oppure le linguine di Gragnano con astice blu bretone (ricetta di Roberto Cavalli), passando alla carne e solo per citarne uno suggerisco di assaggiare le polpette caserecce al filetto di fassona Cavalli Style».L'ingrediente segreto?«Non abbiamo segreti, piuttosto ingredienti e materie prime di ottima qualità. Il pesce è il uno tra i nostri ingredienti forti».Pensi che ci sia ancora scetticismo nei confronti dei ristoranti non tradizionali?«Oggi no, è una cosa superata. Grandi nomi e famose case di moda stanno aprendo ristoranti che riscontrano gradimento».La richiesta più stravagante?«Arriva tanta gente molto stravagante e di conseguenza anche le richieste sono tali».Qual è l'ingrediente per conquistare?«Pesce crudo prevalentemente italiano, se piace».Per quale personaggio ti piacerebbe cucinare?«Diego Armando Maradona».

Il guanto della sfida a chi lo lanceresti?«In questo momento ci sono molti grandi big chef. Direi a tutti e a nessuno».Quanto bisognerebbe spendere per mangiare bene?«Non c'è un prezzo. Si può mangiare bene anche con 50 euro».

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