I compositori dell'oggi dalla Scala all'Hangar

Nel segno di Grisey la rassegna itinerante che fa il punto sui maestri contemporanei

Piera Anna Franini

Tanto repertorio e scarsa presenza della musica d'attualità. Questo il problema della musica cosiddetta classica. Che vive di bellezze conclamate, di indubbi capolavori però destinati a oscurare quanto si produce oggi. Da venticinque anni, la rassegna Milano Musica è impegnata a promuovere le produzioni contemporanee con una serie di appuntamenti dedicati all'attualità, in genere a un compositore e al mondo che gli ruota attorno. Quest'anno il prescelto è il francese Gérard Grisey (1946-1998), esplorato nel corso di 20 concerti e spettacoli, cinque incontri, un laboratorio. Ed è proprio il Teatro alla Scala, scrigno di memorie che pochi altri teatri possono vantare, a dare un segnale coproducendo e ospitando il concerto di apertura - il 9 ottobre - e di chiusura - 21 novembre. Musica che dialoga con lo spazio, e ne intona la luce che diffonde. E' questo il filo conduttore dell'edizione 2016 che offre uno spaccato dell'opera di Grisey, compositore di spicco dello spettralismo, dunque impegnato a indagare i modi della manifestazione fisica del suono. Si offrono otto prime assolute, due prime italiane e tre cinque nuove commissioni nel nome di Grisey. Una rassegna itinerante per la città, pronta a spingersi anche nel Pirelli HangarBicocca (12 e 13 novembre) per un concerto che si annuncia spettacolare: Le Noir de l'Étoile verrà eseguito da Les Percussions de Strasbourg disposti attorno al pubblico e fra i Sette Palazzi Celesti e le grandi tele di Anselm Kiefer. Altra serata speciale, quella di chiusura - il 21 novembre - con la Filarmonica della Scala diretta da Stefan Asbury, impegnata nell'«Icone paradoxale» di Grisey, nelle Offrandes oubliées, meditation symphonique di Messiaen e le due suites di Daphnis et Chloé di Ravel. Un congedo alla memoria di Luciana Pestalozza, fondatrice del festival, e al fratello Claudio Abbado. In Conservatorio (il 14) prende il via il primo percorso con Les Espaces Acoustiques di Gérard Grisey, ciclo di sei brani: dalla viola sola alla grande orchestra, in questo caso quella della Rai di Torino. Uno dei pezzi commissionati ad hoc per il festival è a firma di Luca Francesconi, lo si ascolterà il 15 ottobre al Coro di San Maurizio. Interessante l'incontro del 19 novembre al Civico Planetario Ulrico Hoepli, dove si esibirà il Vagues Saxophone Quartet, mentre l'astrofisico Fabio Peri terrà un approfondimento sul tema della luce.

Il programma dei due concerti ruota attorno ad Anubis et Nout, brano di Grisey ispirato alle divinità egizie del regno dei morti e del cielo, con Kic per quartetto di sassofoni di Gabriele Cosmi, in prima esecuzione assoluta su commissione di Milano Musica.

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