36mila euro anziché 3,6 milioni: i redditi col trucco dell'assessore di Sala

A otto mesi dall'insediamento della giunta, la Cocco pubblica on line la dichiarazione dei redditi. Con un trucchetto: i 3,6 milioni di euro in azioni Microsoft diventano 36mila euro

36mila euro anziché 3,6 milioni: i redditi col trucco dell'assessore di Sala

Bufera sulla squadra di Beppe Sala a Palazzo Marino. Questa mattina, dopo le polemiche degli ultimi giorni e in seguito alla richiesta del sindaco, l'assessore alla Trasformazione digitale Roberta Cocco ha pubblicato sul sito del Comune la propria situazione patrimoniale. Peccato che, nella cifra relativa alle azioni di Microsoft, sia stato commesso un errore. La percentuale delle azioni Microsoft indicata era inizialmente 0,0000076%, che equivale cioè a circa 36mila euro, mentre quella corretta è di 0,00076% che equivale invece a quasi 3,6 milioni di euro.

A quasi otto mesi dall'insediamento della giunta, la Cocco ha finalmente pubblicato on line la dichiarazione dei redditi. Ex direttore marketing di Microsoft, si era sempre rifiutata di farlo sostenendo che nel 2015 occupava "un'altra posizione lavorativa con piani e progetti lontani dal Comune di Milano" e dichiarandosi disponibile a "fornire tutte le informazioni a partire dal 2016". Il cambio di linea è arrivato dopo l'apertura di un'istruttoria da parte dell'Autorità nazionale anti-corruzione, guidata da Raffaele Cantone, che ha chiesto il rispetto della legge sulla trasparenza. "Oggi pubblica i redditi, quindi siamo a posto", ha tagliato corto il sindaco, arrivando all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti.

Sul sito di Palazzo Marino, quindi, si legge che Cocco - in aspettativa non retribuita dal 31 agosto - ha dichiarato un reddito pari a circa 220mila euro per il 2015, che è titolare al 100% di due case a Milano e una a Sestri Levante, in Liguria. Oltre a possedere azioni e partecipazioni in società come Enel, Telecom Expedia e Trip advisor ("inferiori allo 0,0000000001%") e di Microsoft ("inferiori a 0,0000076%"). Peccato che in quest'ultima indicazione ci fossero due zeri di troppo le abbassavano la partecipazione da 3,6 milioni di euro ad appena 36mila. "È stato un mero errore - si è limitato a commentare Sala - mi dispiace, è chiaro che si poteva fare tutto subito dall'inizio, peró era una valutazione personale e l'assessore riteneva che far vedere una cifra del genere potesse crearle problemi, non si sentiva tranquilla. Rimane il fatto che di fronte all'idea di perdere il suo lavoro ho agito con tempestività e adesso facciamola lavorare".

Per quanto Sala provi a sminuire l'errore, le opposizioni vanno all'assalto.

"È una triste barzelletta", tuona il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Gianluca Comazzi secondo cui l'assessore è incompatibile con le deleghe che le sono state attribuite, tra cui quella alla digitalizzazione del Comune. "C'è un conflitto di interessi palese - continua - Microsoft è un'azienda con la quale il Comune interagisce".

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