Gli immigrati terrorizzano Milano. Ma Sala insiste: "Sì allo Ius soli"

Il sindaco di Milano torna alla carica: "Salvini svia dal dibattito". Ma in città è già allarme per i reati degli immigrati

Gli immigrati terrorizzano Milano. Ma Sala insiste: "Sì allo Ius soli"

La cittadinanza concessa a Ramy, il 13enne di origine egiziana che ha contribuito a sventare l'attacco all'autobus nel Milanese, non basta a Beppe Sala. Il sindaco di Milano punta diritto allo Ius soli, tema (ri)cavalcato dalla sinistra sfruttando i fatti di cronaca degli ultimi giorni. Un pressing politico, respinto dalla maggioranza di governo, che ha fatto pensare al ministro Salvini che i giovanissimi eroi siano finiti in qualche modo per essere "strumentalizzati". Un tema, insomma, che rischia di infiammare i prossimi mesi di dibattito politico.

Nonstante oggi sia arrivato il via libera alla cittadinanza a Ramy (ieri il Viminale stava realizzando gli ultimi accertamenti sui parenti), oggi Beppe Sala insiste sullo Ius soli. "Se concediamo la cittadinanza a Rami così - dice - non affrontiamo il tema dello Ius Soli e quindi non è una grande conquista". E ancora: "Per questo sono proprio abbastanza disinteressato al tema della cittadinanza a quel ragazzo, che comunque ha avuto un comportamento eroico. Sono più interessato a capire cosa il sistema politico voglia fare rispetto allo Ius Soli".

Sorprende però che il sindaco, parlando di cittadinanza, non tenga conto anche di quanto successo in questi mesi nella città che può vantarsi di governare. Gli immigrati, clandestini e non, riempono le strade e le cronache di Milano e del Milanese. Volete qualche esempio? Pensate alla drammatica vicenda dello scuolabus dirottato e poi dato alle fiamme mercoledì scorso. Ousseynou Sy, autista impegnato a nel trasporto di alcuni bambini di scuola media, dirotta il bus e sequestra i ragazzini. Solo l'atto eroico di alcuni degli alunni e l'intervento dei carabinieri evita il peggio. Il senegalese aveva la cittadinanza italiana, ma il documento non gli ha impedito di seminare il terrore tra studenti poco più che tredicenni.

Ma è solo uno dei tanti casi. Qualche giorno prima bande di immigrate hanno trasformato ampie zone del capoluogo meneghino in un inferno, tra rapine e aggressioni notturne. Nella notte tra domenica e lunedì, poi, un richiedente asilo nigeriano ha aggredito due poliziotti nel centro di accoglienza di via Fratelli Gorlini.

Solo per fare qualche altro esempio: sabato notte, vicino Porta Genova, un 18enne è stato aggredito e rapinato da stranieri che volevano rubargli il telefono (minacciandolo con un coltello e ferendolo). Per non parlare di cosa è successo in via Padova, dove un clandestino è salito col un coltello su un autobus spintonando i passeggeri. E sono solo alcuni dei fatti più recenti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica